Logo UPO, Università del Piemonte Orientale
Main content
Argomento
Scienza e Ricerca

Pubblicato sulla rivista Chemistry - A European Journal un lavoro del DSF UPO sulla formazione di nuovi addotti di Passerini

L'articolo, pubblicato da un team costituito da personale dell'UPO e della Nerviano Medical Sciences S.r.l., dimostra come l'uso della catalisi fotoredox rappresenta una strategia promettente nella chimica organica.

Di Riccardo Rubis Passoni

Data di pubblicazione

Da sinistra a destra: la dottoressa Brunelli, la dottoressa Miletto e il professor Tron
Da sinistra a destra: la dottoressa Brunelli, la dottoressa Miletto e il professor Tron

Un gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell'Università del Piemonte Orientale, in collaborazione con un team proveniente dalla Nerviano Medical Sciences S.r.l., ha pubblicato sulla rivista Chemistry - A European Journal un articolo dal titolo "Visible Light Promoted Site-Specific Functionalization of alpha-Acyloxy Carboxamides: Unlocking a Forbidden Chemical Space in the Passerini Reaction", guadagnandosi un posto sulla copertina del periodico.

Il gruppo UPO che ha lavorato alla pubblicazione ha visto il contributo del professor Gian Cesare Tron, ordinario di Chimica farmaceutica, della dottoressa Francesca Brunelli e della dottoressa Ivana Miletto, ricercatrice in Chimica fisica. Per quanto concerne la Nerviano Medical Sciences S.r.l., il team si è avvalso del lavoro della dottoressa Francesca Quartieri, del dottor Gianluca Papeo e del dottor Maurizio Pulici.

Il lavoro, frutto del finanziamento Progetto Operativo Nazionale (PON) FSE REACT-EU Ricerca e Innovazione 2014-2020 - Azione IV.5 "Dottorati su tematiche green" (DO120P8HZT), prevede lo sviluppo di una procedura di fotoredox catalisi, che utilizza la luce per generare delle specie chimiche radicaliche in condizioni blande e può essere sfruttata per facilitare trasformazioni chimiche altrimenti irrealizzabili. Il metodo messo a punto consente di generare per la prima volta radicali α-acilossi carbossamidici, fatti poi reagire nella reazione di Giese. Il risultato è la formazione di nuovi addotti di Passerini che non sarebbero ottenibili attraverso le procedure tradizionali, ampliando lo spazio chimico ottenibile.

La ricerca apre le porte alla generazione di nuovi composti che potrebbero avere un importante ruolo nella ricerca chimica farmaceutica.

 

    Ultima modifica 9 Settembre 2024

    Leggi anche

    Le arance della salute in 3.000 piazze italiane per i 60 anni di Fondazione AIRC

    Fondazione AIRC torna in circa 3.000 piazze e scuole con volontari, studenti, insegnanti e donatori, protagonisti attivi della comunità di AIRC, per raccogliere nuovi fondi per la ricerca e sensibilizzare sulla centralità della prevenzione per ridurre il rischio di cancro.

    Argomento
    Scienza e Ricerca

    Data di pubblicazione 23 Gennaio 2025

    AIRC

    Giulia Oliveri si aggiudica la Borsa di studio One Health “Mario Paglieri” – Solidal

    Giulia Oliveri ha vinto la borsa di studio "Mario Paglieri", finanziata da Paglieri e Solidal per la Ricerca. La giovane ricercatrice lavorerà al DAIRI di Alessandria sul progetto HERA, studiando i rischi ambientali nelle patologie. Questo riconoscimento sottolinea l'importanza dell'innovazione in ambito sanitario e l'impegno di Paglieri nel sostenere la ricerca.

    Argomento
    Scienza e Ricerca

    Data di pubblicazione 22 Gennaio 2025

    Giulia Paglieri

    Novara: l'équipe del professor Patti esegue il primo impianto nel Nord-ovest d’Italia della valvola aortica VISION

    Questa innovativa procedura, la TAVI, sostituisce la valvola aortica danneggiata tramite un catetere, offrendo un'alternativa meno invasiva alla chirurgia tradizionale. I sensori integrati nella valvola ne facilitano il posizionamento preciso, garantendo ottimi risultati. Questo importante traguardo apre nuove prospettive per la cura della stenosi aortica.

    Argomento
    Scienza e Ricerca

    Data di pubblicazione 16 Gennaio 2025

    Il professor Patti e la sua équipe

    Disturbo Depressivo Maggiore: un team guidato dalla professoressa Chiocchetti pubblica il suo primo traguardo su Brain, Behavior, & Immunity - Health

    La depressione maggiore colpisce 300 milioni di persone e rappresenta la principale causa di disabilità al mondo. Nonostante numerosi studi, le cause biologiche rimangono poco chiare e la diagnosi è ancora basata esclusivamente su criteri clinici. Gli antidepressivi sono il trattamento di prima linea, ma spesso non sono efficaci per tutti e la ricerca del farmaco giusto è lunga e faticosa.

    Argomento
    Scienza e Ricerca

    Data di pubblicazione 16 Gennaio 2025

    Disturbo Depressivo Maggiore