- Argomento
- Scienza e Ricerca
Pubblicato su “Lancet” un articolo scientifico del gruppo EMCLN, coordinato da Marco Ladetto
È stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista "The Lancet" lo studio clinico randomizzato di fase 3 “TRIANGLE” dello European Mantle Cell Network (EMCLN) che ha coinvolto 14 paesi. La Fondazione Italiana Linfomi (FIL), presieduta dal prof. Ladetto, ha coinvolto il 26% dei pazienti ponendosi come secondo arruolatore dopo la Germania. Si tratta di una pubblicazione “practice changing” in quanto il nuovo trattamento proposto modifica radicalmente la storia della malattia e migliora nettamente la prognosi dei pazienti.
Di Stefano Boda
Data di pubblicazione
credits © emcln
È stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista The Lancet lo studio clinico randomizzato di fase 3 “TRIANGLE” dello European Mantle Cell Network (EMCLN) che ha coinvolto 14 paesi.
La Fondazione Italiana Linfomi (FIL) ha arruolato il 26% dei pazienti ponendosi come secondo arruolatore dopo la Germania. La FIL ha contribuito in modo determinante alla concezione e alla conduzione dello studio sotto il coordinamento di Marco Ladetto, professore associato di Malattie del sangue presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale dell'Università del Piemonte Orientale e direttore della SCDU di Ematologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo” di Alessandria e attuale presidente della FIL.
I risultati di questo trial clinico interazionale sono incentrati sulla terapia di prima linea del paziente giovane e candidabile al trapianto autologo di cellule staminali, affetto da Linfoma Mantellare, una patologia da sempre considerata molto complessa.
Questa pubblicazione è “practice changing”, in quanto il nuovo trattamento proposto modifica radicalmente la storia della malattia e migliora nettamente la prognosi dei pazienti.
Si tratta di uno studio di fase III, che ha valutato il ruolo della terapia standard, classicamente basata sull'utilizzo del trapianto autologo (ASCT) nell'era dei nuovi farmaci biologici. In particolare, è stato valutato l'impatto in termini di efficacia e sicurezza del trattamento con l’inibitore della tirosino-chinasi di Bruton (iBTK), ibrutinib, già utilizzato nelle forme recidivate di Linfoma Mantellare.
Lo studio, disegnato per la prima linea dei pazienti giovani con MCL, prevedeva un confronto randomizzato tra tre bracci di trattamento. Il braccio standard prevedeva il trattamento tradizionale, con chemioterapia più autotrapianto (A). Tale terapia veniva confrontata con due bracci innovativi potenziati con ibrutinib (A+I ed I). Nel braccio I si valutava anche di omettere il trapianto nell’ipotesi che questo trattamento (tossico e impegnativo) potesse diventare superfluo nei pazienti trattati con ibrutinib.
Tra luglio 2016 e dicembre 2020 870 pazienti sono stati randomizzati nei tre bracci, in quello che è il più ampio studio prospettico mai condotto nel linfoma mantellare. Dopo un follow-up mediano di 31 mesi, i bracci A+I ed I hanno dimostrato un andamento nettamente superiore al braccio A. I bracci contenenti Ibrutinib al momento non dimostrano differenze di andamento tra di loro.
L'aggiunta di ibrutinib alla chemioimmunoterapia rappresenta pertanto, grazie allo studio “TRIANGLE” il nuovo standard di trattamento del linfoma mantellare alla diagnosi. Se a un follow-up più prolungato si confermerà la sovrapponibilità dei bracci con o senza autotrapianto, lo studio consentirà anche di portare a obsolescenza la complessa e tossica procedura autotrapiantologica.
I risultati ottenuti cambiano pertanto il trattamento di prima linea dei pazienti affetti da Linfoma Mantellare e definiscono un nuovo standard terapeutico per una delle forme di linfoma di più difficile trattamento.
In allegato è possibile consultare il testo del trial pubblicato.
Allegati
- Lancet.pdf
- Documento PDF - 845.88 KB
Ultima modifica 8 Maggio 2024
Leggi anche
Dottoresse UPO premiate dalla Fondazione Umberto Veronesi per l’eccellenza della loro ricerca
Le dottoresse Alessandra Ferraresi, Laura Salvadori e Luisa Racca sono state premiate dalla Fondazione Umberto Veronesi che ha distribuito a 141 medici e ricercatori 120 borse di ricerca post-dottorato e 21 borse di formazione e specializzazione. L'evento ha celebrato la ricerca scientifica d’eccellenza nel campo dell’oncologia e della prevenzione.
- Argomento
- Scienza e Ricerca
Data di pubblicazione 17 Maggio 2024
A Novara l'ultimo appuntamento del ciclo "Seminari di Diritto Privato dell'UE" organizzato da Bianca Gardella Tedeschi
Il 13 maggio 2024, presso l'Aula 204 del Campus Universitario Perrone di Novara, l'ultimo appuntamento del ciclo "Seminari di Diritto Privato dell'UE" organizzato da Bianca Gardella Tedeschi
- Argomento
- Scienza e Ricerca
Data di pubblicazione 09 Maggio 2024
Al via il progetto europeo Mountadapt. Studierà gli impatti del cambiamento climatico sulla salute nelle Alpi
Vi parteciperà il Crimedim insieme ad altri 26 partner da tutta Europa. Il progetto durerà tre anni e sarà gestito dal Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile e la Transizione Ecologica. Prenderà il via il 1° giugno con la prima riunione di consorzio a Parigi.
- Argomento
- Scienza e Ricerca
Data di pubblicazione 07 Maggio 2024
UPO Aging Project entra a far parte di JBI in qualità di centro affiliato
L'UPO Aging Project è diventato centro affiliato JBI. L'importante organizzazione internazionale promuove la sostenibilità del miglioramento delle pratiche sanitarie e dei risultati sanitari a livello globale.
- Argomento
- Scienza e Ricerca
Data di pubblicazione 02 Maggio 2024