- Argomento
- Scienza e Ricerca
Occorrono volontari per il trial clinico che punta a prevenire il Diabete Mellito tipo 2 nei soggetti obesi
Ricercatori di UPO e AOU "Maggiore della Carità" valuteranno l’efficacia di probiotici contenenti il nuovo batterio Intestinimonas butyriciproducens su una platea di pazienti adulti pre-diabetici
Di Leonardo D'Amico
Data di pubblicazione
Il Diabete Mellito di tipo 2 è la settima causa di morte a livello globale e può avere gravi complicanze, tra cui patologie cardiache, ictus, cecità, insufficienza renale e amputazione degli arti inferiori. Si stima che oggi ne soffrano il 12,9% degli adulti negli Stati Uniti e il 9,1% in Europa. Gli esperti prevedono che il numero di diabetici nel prossimo futuro possa aumentare di oltre il 50%, coinvolgendo più di 640 milioni di persone entro il 2040.
Il diabete può essere prevenuto seguendo corretti stili di vita, ma per determinate categorie di persone a rischio più elevato, come i soggetti con obesità o sovrappeso, la scienza sta percorrendo nuove vie di ricerca terapeutica e di prevenzione. Per farlo i ricercatori della Struttura Complessa a Direzione Universitaria di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara hanno iniziato un nuovo trial clinico denominato DM Prevent. Lo studio prende in esame proprio lo sviluppo del diabete in soggetti obesi e si basa sull’utilizzo di nuove tecnologie per isolare microorganismi commensali presenti nell’intestino umano per poi utilizzarli a scopo terapeutico. Recentemente, infatti, è stato scoperto un batterio (Intestinimonas butyriciproducens) che sarà sviluppato come terapia per prevenire il DM2 in individui ad alto rischio.
«Il nostro studio – spiegano i responsabili del trial, i professori dell’Università del Piemonte Orientale Gianluca Aimaretti (responsabile della SCDU di Endocrinologia e direttore del DIMET) e Flavia Prodam – vuole valutare gli effetti dell’assunzione di un probiotico contenente Intestinimonas butyriciproducens da parte di soggetti adulti sovrappeso pre-diabetici. In particolare, vogliamo valutare se la dose scelta di probiotico sia in grado di migliorare la sensibilità insulinica, la risposta al carico orale di glucosio e se sia in grado di modulare la composizione del microbiota dei soggetti in analisi. Per farlo abbiamo bisogno di persone che abbiano queste caratteristiche di rischio e che vogliano partecipare a questo studio fornendo campioni biologici nel periodo precedente e durante l’assunzione del probiotico.»
L’attività terapeutica del batterio Intestinimonas butyriciproducens contenuto nel probiotico sviluppato da Caelus Health e Probiotical si basa su tre meccanismi di azione che corrispondono agli obiettivi dei ricercatori e sono la riduzione della produzione di AGE (Advanced Glycation End-products, prodotti del metabolismo degli zuccheri) che si associano alle complicanze del Diabete Mellito di tipo 2; la conversione dello zucchero e delle proteine in butirrato, un acido grasso a catena corta con effetti positivi sulle malattie metaboliche; il ripristino della sensibilità all’insulina, normalmente ridotta nei pre-diabetici.
I pazienti che accetteranno di partecipare al trial verranno sottoposti a valutazioni cliniche, biochimiche e fecali al momento del reclutamento nel trial, dopo dodici settimane di trattamento e dopo 26 settimane di trattamento.
«La partecipazione di un numero consistente di soggetti è molto importante per dare forza ai dati che raccoglieremo durante questo studio – spiegano i professori Aimaretti e Prodam –; l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Novara proteggerà la privacy dei cittadini in tutte le fasi del trial, il cui protocollo è stato approvato da un Comitato Etico indipendente che ne garantisce la sicurezza e i presupposti scientifici. Tutti i campioni saranno preservati nella nuova Biobanca UPO. Il diabete costituisce un problema socio-sanitario che desta preoccupazione ma che può essere arginato; in questo senso ci auguriamo che in molti possano partecipare a questo studio di comunità per fare un ulteriore passo in avanti nella ricerca.»
Verranno accettate al trial persone con obesità o sovrappeso (indice di massa corporea ≥ 25 Kg/m2) con una circonferenza-vita superiore al limite di rischio cardiometabolico (maggiore o uguale a 88 cm nelle donne e 102 cm negli uomini) e con determinati valori di glicemia che configurano il pre-diabete. Non potranno, invece, essere accettati al trial persone che abbiano già ricevuto una diagnosi di Diabete Mellito tipo 2, minori di 18 anni o con più di 65 anni, donne in gravidanza, persone soggette a regime dieto-terapico, persone che abbiano ricevuto antibiotici entro le ultime otto settimane, persone immunodepresse e con malattie epatiche.
Le persone interessate a candidarsi per partecipare al trial o che necessitano di maggiori informazioni possono rivolgersi alla Struttura di Endocrinologia via telefono (0321 3733209, Reparto) o via mail scrivendo a segreteria.endodiab@maggioreosp.novara.it
Ultima modifica 18 Aprile 2023
Leggi anche
NOVAiCOS: un passo avanti nella terapia immunitaria dei tumori
Lo spin-off NOVAiCOS ImmunoTherapeutics (NIT) accelera lo sviluppo della innovativa piattaforma biotecnologica proprietaria per il trattamento immunoterapeutico delle metastasi ossee e dei tumori primari.
- Argomento
- Scienza e Ricerca
Data di pubblicazione 30 Dicembre 2024
L'articolo dell'équipe del professor Dondero in copertina sulla prestigiosa rivista Environments
Un importante riconoscimento per il gruppo di studiose e studiosi coordinato dal Prof. Dondero nell'ambito delle attività del Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica (DISIT): l'articolo "Non-Destructive Biomarkers in Non-Target Species Earthworm Lumbricus terrestris for Assessment of Different Agrochemicals" guadagna la copertina dell'edizione di dicembre della rivista scientifica internazionale Environments.
- Argomento
- Scienza e Ricerca
Data di pubblicazione 23 Dicembre 2024
RODEO: UPO e UniSi svilupperanno nuovi dispositivi optoelettronici usando la chimica quantistica
Il progetto RODEO, unisce le forze dell'Università del Piemonte Orientale e dell'Università di Siena, con l'obiettivo di sviluppare nuovi materiali organici destinati a rendere più efficienti le celle fotovoltaiche e i display OLED: grazie ad innovative simulazioni basate sulla meccanica quantistica e la fisica classica, si potranno selezionare le caratteristiche ideali per ottimizzare la conversione di luce in energia in materiali molecolari.
- Argomento
- Scienza e Ricerca
Data di pubblicazione 19 Dicembre 2024
Il Comitato Nazionale Bioetica risponde al Ministero della Salute sull’eticità dell’uso del farmaco triptorelina per minori con disforia di genere
Il gruppo di lavoro del CNB guidato dal professor Luca Savarino (DIMET, UPO) ha evidenziato la necessità di finanziare nuovi studi clinici indipendenti per irrobustire ulteriormente i dati già disponibili riguardo alla somministrazione del farmaco a minori affetti da disforia di genere.
- Argomento
- Scienza e Ricerca
Data di pubblicazione 18 Dicembre 2024