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Scienza e Ricerca

Dottoresse UPO premiate dalla Fondazione Umberto Veronesi per l’eccellenza della loro ricerca

Le dottoresse Alessandra Ferraresi, Laura Salvadori e Luisa Racca sono state premiate dalla Fondazione Umberto Veronesi che ha distribuito a 141 medici e ricercatori 120 borse di ricerca post-dottorato e 21 borse di formazione e specializzazione. L'evento ha celebrato la ricerca scientifica d’eccellenza nel campo dell’oncologia e della prevenzione.

Di Riccardo Rubis Passoni

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Da sinistra, le dottoresse Ferraresi, Salvadori e Racca
Da sinistra, le dottoresse Ferraresi, Salvadori e Racca

Tre dottoresse che lavorano nei laboratori dell'Università del Piemonte Orientale, Alessandra FerraresiLaura Salvadori e Luisa Racca, sono state premiate durante la cerimonia dedicata ai finanziamenti alla ricerca della Fondazione Umberto Veronesi, tenutasi il 15 maggio 2024 presso l’Aula magna dell’Università degli Studi di Milano.

La ricerca della dottoressa Alessandra Ferraresi è focalizzata allo studio del ruolo della proteina NKX3-2 nella chemioresistenza del carcinoma ovarico e nella capacità di formare metastasi, valutandone gli effetti sul microambiente tumorale. L’obiettivo del progetto sarà caratterizzare il coinvolgimento di NKX3-2 nella regolazione delle comunicazioni cellula-cellula. Le prospettive a lungo termine saranno volte a sviluppare delle strategie terapeutiche mirate che consentano di “riprogrammare” la zona intorno al tumore al fine di prevenire, o quantomeno di ridurre, le recidive post-terapia. Il suo progetto di ricerca verrà condotto presso il Dipartimento di Scienze della salute (DISS) sotto la supervisione del professor Ciro Isidoro, ordinario di Patologia generale, sempre presso il DISS. 

Il progetto della dottoressa Laura Salvadori mira a scoprire se i meccanismi molecolari dei prodotti finali di glicazione avanzata (AGE), provenienti dalla dieta occidentale, peggiorino la cachessia da cancro (ossia lo stato di profondo deperimento generale, caratterizzato da prostrazione, rallentamento delle capacità psichiche, diminuzione dell'appetito e perdita di tessuto adiposo e muscoloscheletrico) e se il mirtillo rosso, in virtù della riduzione che provoca nella formazione e accumulo degli AGE, possa contrastarla anche in presenza di chemioterapici. La sua ricerca si svolgerà presso il Dipartimento di Medicina traslazionale (DIMET), nel laboratorio diretto dalla professoressa Nicoletta Filigheddu, associata di Scienze tecniche mediche applicate, in collaborazione con il professor Guglielmo Sorci, la professoressa Francesca Riuzzi e la professoressa Teresa Zelante, del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Perugia. 

L'attività della dottoressa Luisa Racca, infine, ha come obiettivo la ricerca di molecole in grado di inibire la diacilglicerolo chinasi, un enzima che viene “sfruttato” dalle cellule tumorali a loro vantaggio per eludere l’azione del sistema immunitario. In particolare, verranno ricercati potenziali inibitori per due specifiche isoforme di questo enzima (la ζ e la η). La ricerca si articolerà in due fasi: nella prima, dopo una specifica formazione e analisi bioinformatiche che si svolgeranno nel laboratorio di Molecular Modelling del professor Alberto Massarotti, associato di Chimica farmaceutica presso il Dipartimento di Scienze del farmaco, saranno individuati “virtualmente” dei potenziali inibitori; nella seconda parte verrà testata in vitro la capacità di ridurre l’attività enzimatica dei migliori candidati individuati precedentemente. La sua ricerca verrà effettuata sotto la supervisione del professor Gianluca Baldanzi, ordinario di Biochimica presso il DIMET, nel laboratorio situato al Centro di Ricerca Traslazionale sulle Malattie Autoimmuni e Allergiche (CAAD).

I progetti della dottoressa Ferraresi e della dottoressa Racca sono stati premiati con un finanziamento sostenuto dalla delegazione novarese della Fondazione Veronesi, guidata dalla professoressa Anna Chiara Invernizzi, associata di Economia e gestione delle imprese presso il Dipartimento di Studi per l’economia e l’impresa (DISEI). Il progetto della dottoressa Salvadori verrà finanziato dalla ditta Nutribullet.

 

    Ultima modifica 21 Maggio 2024

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