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Gli studenti UPO vincono il premio speciale nel Campionato Nazionale della Mediazione
Il team di studenti di Alessandria vince il premio speciale per “migliore sviluppo di soluzioni alternative”
Di Stefano Boda
Data di pubblicazione
Milano, 17 ottobre 2020. Nell’8°edizione della Competizione italiana di mediazione, organizzata dalla Camera Arbitrale di Milano, in cui hanno gareggiato 17 università Italiane, la squadra degli studenti dell’Università del Piemonte Orientale di Alessandria si è aggiudicata il premio speciale per il “migliore sviluppo di soluzioni alternative” capacità ben emersa durante la competizione.
La gara, durata tre giorni (dall’8 al 10 ottobre), ha visto sfidarsi 120 studenti, in rappresentanza di 17 Università italiane. Gli studenti hanno affrontato casi giuridici, applicando tecniche di mediazione apprese durante il corso di laurea. Per ogni caso giuridico due studenti hanno indossato le vesti degli avvocati difensori e due studenti i panni delle parti in causa. Il confronto tra le parti è stato gestito da un mediatore professionista. Giuria. A giudicare sono stati due mediatori professionisti e uno della “next generation”, un ex studente che ha gareggiato alle precedenti edizioni.
Novità assoluta: zero emissioni. A causa della pandemia da Coronavirus, quest’anno la gara si è tenuta per la prima volta online: le sfide si sono svolte interamente a distanza, con un positivo impatto ambientale. Secondo una stima della Camera Arbitrale di Milano, questa edizione ha generato un risparmio di 6,9 tonnellate di emissioni nocive di CO2, calcolando i mancati spostamenti in treno, aereo e auto di 120 studenti per 4 giornate provenienti dalle diverse sedi delle Università partecipanti. In altri termini, questo beneficio ecologico è pari ad una mancata produzione di 1.166 kg di plastica. (Fonte: dati elaborati sulla base della Tabella della sostenibilità di Legambiente, Ecologia quotidiana e CoopFirenze).Tutti gli Atenei partecipanti: hanno partecipato 17 atenei provenienti da: Bari, Bergamo, Brescia, Camerino, Firenze, LUISS (Roma), Milano Bicocca, Milano Cattolica (co-organizzatore), Milano Statale (co-organizzatore), Pavia, Piemonte Orientale (Alessandria), Salento (Lecce), Telematica Pegaso, Torino, Trento, Urbino, Verona.
Casi giuridici. Sono stati 4 i casi legali su si sono confrontati i ragazzi. Il primo caso “La libreria di Pepe” ha riguardato una libreria storica che deve abbandonare i propri locali, tra le proteste della clientela. Il secondo caso è “Una società ingolfata”, una lite tra due soci, amici da una vita, ma divisi su come gestire una situazione critica. La terza vicenda riguarda un condominio conflittuale dove si contrappongono un amministratore preoccupato e il rappresentante di un’associazione che ospita migranti. Il quarto caso è di pura fantasia e vedrà le parti proiettate in un futuro distopico, dove potenti multinazionali si contendono preziosi brevetti.
Dati Excelsion-previsioni di assunzione. Saper lavorare in squadra è una delle competenze “con grado di importanza elevato” maggiormente richieste dalle imprese italiane. Secondo il Rapporto Unioncamere-ANPAL su dati del Sistema Informativo Excelsior, basato sulle previsioni di assunzione da parte delle imprese, risulta che il 78% delle imprese italiane chiede a gran voce che il neolaureato sappia lavorare in gruppo, richieste anche flessibilità e adattamento (82,3%) e problem solving (74,9%). Competenze considerate centrali anche per le imprese lombarde: 53,2% chiede capacità di lavorare in gruppo, 65,9% flessibilità e adattamento. Per le imprese milanesi: la capacità di lavorare in gruppo è una competenza ad elevato grado di importanza per il 57,3%, richieste flessibilità e adattamento per il 67,2% delle imprese milanesi. (Fonte dati: Unioncamere-ANPAL, Sistema Informativo Excelsior dati 2018).
Vincitore: Vince il primo premio nella gara di mediazione l’Università Statale di Milano, al secondo posto si posiziona l’Università di Cattolica del Sacro Cuore di Milano e la medaglia di bronzo va all’Università di Verona. Ha vinto la squadra che ha totalizzato il maggior numero di punti, assegnati dalla giuria che ha valutato il saper lavorare in gruppo, le doti di comunicazione e le competenze di negoziazione.
“Con questo evento di portata nazionale – ha dichiarato Stefano Azzali, Direttore Generale della Camera Arbitrale di Milano- il nostro obiettivo è quello di promuovere e diffondere anche a livello universitario la cultura della mediazione, come strumento di risoluzione alternativa delle controversie, rispetto al procedimento del Tribunale ordinario. La mediazione se fatta bene, fa bene alla giustizia, all’economia e alla società. La Competizione Italiana di Mediazione rappresenta il modo migliore per stimolare le vocazioni degli studenti italiani e per indirizzarli a coltivare le competenze necessarie per diventare futuri mediatori. Non basta solo una buona conoscenza del diritto, chi opera in una mediazione deve acquisire capacità di ascolto, problem solving, doti comunicative e di negoziazione”.
Ultima modifica 2 Settembre 2022
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