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“Le spiagge della Liguria”. Premiato a Roma il progetto di storia pubblica e applicata dei dottorandi UPO

I dottorandi UPO Anna Ferrando, Lorenzo Dolfi e Mario Saluzzi, insieme al professor Vittorio Tigrino del Dipartimento di Studi umanistici, si sono aggiudicati a Roma (Università Roma Tre, 10-14 giugno) il primo premio del concorso poster dell’Associazione Italiana di Public History, con la presentazione del progetto “Le spiagge della Liguria. Un progetto di storia pubblica e applicata”.

Di Redazione

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dottorandi e poster
Anna Ferrando e Lorenzo Dolfi al convegno di Roma, durante la presentazione del poster

credits © Archivio UPO

I dottorandi dell’Università del Piemonte Orientale Anna Ferrando, Lorenzo Dolfi e Mario Saluzzi, insieme con Vittorio Tigrino, docente di Storia moderna e di Storia ambientale presso il Dipartimento di Studi umanistici, si sono aggiudicati il primo premio del prestigioso concorso poster dell’AIPH (Associazione Italiana di Public History), realizzato in occasione del Sesto convegno annuale dell’Associazione, con la presentazione del progetto “Le spiagge della Liguria. Un progetto di storia pubblica e applicata”. Il concorso si è tenuto nel corso delle giornate del Convegno (Anvedi che storia!), ospitato dal Dipartimento di Studi umanistici dell’Università degli Studi Roma Tre, dal 10 al 14 giugno 2024, e ha visto prevalere la proposta realizzata dal gruppo UPO sulla base dei voti espressi dai partecipanti al convegno.

I dottorandi sono stati coinvolti nel progetto, coordinato dal professor Tigrino, all’interno delle attività svolte nel Dottorato in Ecologia dei sistemi culturali e istituzionali dell’Università del Piemonte Orientale, in particolare grazie ad alcune borse PNRR attivate negli ultimi due cicli (XXXVIII e XXXIX), sulle linee Pubblica Amministrazione e Patrimonio Culturale. Si tratta di percorsi di dottorato che si svolgono in un’ottica partecipativa e multidisciplinare, e dimostrano l’opportunità che queste linee di finanziamento recentemente attivate hanno offerto anche alle discipline storiche ed umanistiche più in generale per rivendicare una specifica funzione pubblica ed applicata.

«Il progetto – spiega Vittorio Tigrino – parte dalla constatazione che, nonostante la straordinaria importanza assunta oggi a livello globale dalle spiagge dal punto di vista sociale, culturale, economico e ambientale, la loro storia è stata a lungo trascurata, e spesso si fa riferimento ad esse, in maniera del tutto impropria, come ad un luogo «naturale», sul quale l’azione dell’uomo a lungo avrebbe avuto un ruolo marginale. Da qui la scelta di indagare i processi di utilizzo, conservazione e trasformazione del litorale nel corso dei secoli, con due obiettivi specifici. Da una parte per favorire la comprensione degli usi storici che nel tempo hanno plasmato e materialmente costruito questo ambiente apparentemente “naturale”, anche in funzione di un processo di storia pubblica e di educazione ambientale. Dall’altra analizzare il modo in cui la storia è presa in carico nelle scelte politiche e tecniche di gestione e pianificazione del litorale e di “conservazione” della spiaggia, per rivendicare agli storici nel presente un ruolo strategico in questi processi di applicazione, da cui spesso sono del tutto assenti

Nel poster sono state presentate alcune delle prospettive della ricerca, e in particolare i tre percorsi che i dottorandi stanno approfondendo. Il primo (“Localizzare uno spazio fluido”) intende, avvalendosi dell’utilizzo dei Sistemi Informativi Geografici (GIS), sviluppare un’integrazione della ricerca basata su dati topografici, finalizzata alla georeferenziazione delle fonti storiche all’interno di una piattaforma open-source. Il secondo (“La sedimentazione degli archivi”), attraverso la creazione di un archivio digitale condiviso, ha l’obbiettivo di realizzare uno strumento che riunisca ed organizzi efficacemente la documentazione storica raccolta nei vari istituti di conservazione, in ambito locale, regionale e nazionale, sia per renderla accessibile ad un pubblico più ampio, sia per favorirne l’utilizzo in ambito applicato (ad esempio nei lavori di pianificazione e gestione dei litorali). Il terzo percorso (“Le voci del litorale”), mira alla realizzazione di una raccolta di interviste che restituiscano la prospettiva degli stakeholders presenti sul territorio – gli operatori economici, gli amministratori, le associazioni locali, i movimenti per la difesa del litorale, ecc. – per documentare il loro ruolo storico, ma anche l’uso che si fa della storia da parte di coloro che hanno contribuito nel tempo e contribuiscono oggi alla trasformazione di questo particolare spazio “ambientale”.

 

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dottorandi e poster

dottorandi e poster La notizia del premio sul sito dell’Associazione Italiana di Public History © AIPH

    Ultima modifica 26 Giugno 2024

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