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Didattica inclusiva a scuola, siglato il patto
Presentato il Protocollo d’Intesa tra Università di Torino, Regione Piemonte, Ufficio Scolastico Regionale, Università del Piemonte Orientale e Città di Torino in collaborazione con le organizzazioni sindacali comparto Scuola CGIL, CISL e UIL.
Di Leonardo D'Amico
Data di pubblicazione
Giovedì 1 aprile 2021 è stato presentato alla stampa il Protocollo d’Intesa tra Università di Torino, Regione Piemonte, Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Università del Piemonte Orientale e Città Metropolitana di Torino per la promozione della cultura dell’inclusione con particolare riferimento all'ampliamento del numero di docenti specializzati per l'attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, in collaborazione con le Organizzazioni Sindacali Comparto Scuola CISL, CGIL e UIL.
Sono intervenuti Stefano Geuna, Rettore Università degli Studi di Torino, Giuseppe Bordonaro, Vice Direttore Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Roberta Lombardi, Delegata del Rettore per le Politiche dell'inclusione Università del Piemonte Orientale, Barbara Azzarà, Consigliera delegata all'istruzione Città Metropolitana di Torino, Luisa Limone, Segretaria generale FLC CGIL Piemonte, Maria Grazia Penna, Segretaria generale CISL Scuola Piemonte e Diego Meli, Segretario generale UIL-SCUOLA Piemonte.
La sottoscrizione del Protocollo rappresenta un passo molto importante nella direzione della diffusione della cultura dell’inclusione. Le parti coinvolte intendono favorire un modello di società inclusivo e sostenibile e costituiscono a tale scopo un Gruppo tecnico di Lavoro con l’obiettivo di sviluppare azioni di sistema tramite l’avvio di percorsi di formazione su focus specifici per incrementare il numero di docenti di sostegno specializzati e formare un pool di esperti sulla disabilità che potranno essere ambasciatori della cultura dell’inclusione sul territorio.
Nell’ambito dell’accordo siglato è stato presentato il Corso di aggiornamento e formazione professionale “Esperto nei processi di inclusione scolastica”, finanziato interamente dalla Regione Piemonte (a partire da 20.000 euro per il primo anno). Il Corso, che sarà attivato presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell'Università degli Studi di Torino, è finalizzato a formare i formatori del Corso per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità.
A partire dalle esperienze dei partecipanti saranno sviluppate le competenze essenziali relative ai temi dell'inclusione e della didattica inclusiva. In particolare, saranno favoriti l’acquisizione di conoscenze specifiche sui modelli di funzionamento tipico e atipico e il potenziamento delle capacità organizzative e progettuali in ottica inclusiva, alla luce dei recenti quadri normativi e scientifici. Sarà inoltre promosso il potenziamento delle competenze relazionali, riflessive e metacognitive, quali aspetti – chiave del “docente inclusivo”. Si prevede infine il miglioramento delle competenze di progettazione, didattiche e valutative in relazione agli specifici ambiti disciplinari, attraverso attività di tipo laboratoriale e di gruppo.
Tra i docenti del Corso alcuni dei nomi più rilevanti nel panorama della didattica inclusiva a livello nazionale e internazionale: Dario Ianes, Università di Bolzano, co-fondatore Centro Studi Erickson di Trento, Roberto Keller, Centro Regionale Disturbi Spettro Autistico in Età Adulta, Augusta Rivarola, Fondazione e Centro Benedetta d’Intino, Daniela Lucangeli, Università di Padova, già presidente (ora membro del direttivo) dell'International Academy for Research in Learning Disabilities – IARLD, Enrico Dolza, Direttore dell'Istituto dei sordi di Torino, Heidrun Demo, Università di Bolzano, responsabile del Centro di Competenza per l’inclusione scolastica dell’Università di Bolzano.
“Il Corso che presentiamo oggi, unico in Italia - dichiara Stefano Geuna, Rettore Università degli Studi di Torino - è attivato alla luce di un'intesa dal forte valore istituzionale che vede insieme al nostro Ateneo, la Regione Piemonte, l'Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, la Città Metropolitana di Torino, l'Università del Piemonte Orientale impegnati insieme alle Organizzazioni Sindacali del Comparto Scuola di CGIL, CISL e UIL. Un progetto frutto di un lavoro congiunto, di un agire insieme tra realtà differenti con obiettivo comune la promozione della cultura dell'inclusione e il benessere di tutti gli alunni e le alunne nella scuola. Aumentare il numero di docenti specializzati per l'attività di "sostegno didattico agli alunni con disabilità" è una forte azione concreta per ampliare la cultura dell'inclusione, necessaria alla società di oggi, modello di una formazione fondata sulla persona in cui nessuno possa sentirsi escluso o considerato con minore attenzione”.
“L’inclusione scolastica degli alunni disabili è un elemento fondante della scuola, oltre che un principio stabilito dalla Costituzione italiana, tema fondamentale verso il quale è doveroso prestare la massima attenzione istituzionale. La carenza di docenti in questo ambito si può definire strutturale, rendendosi più che mai necessario agire per invertire questa tendenza – aggiunge l’Assessore all’Istruzione e al Diritto Universitario della Regione Piemonte Elena Chiorino – come Regione Piemonte abbiamo voluto favorire un modello sostenibile attraverso “azioni di sistema condivise” per promuovere la cultura dell’inclusione con percorsi di formazione e focus specifici, volti a potenziare il numero di docenti di sostegno specializzati, costituendo così un vero e proprio un pool di esperti sulla disabilità. Ringrazio le realtà coinvolte in questo progetto che, attraverso il proprio contributo, lo hanno reso possibile.”
“L'Ufficio scolastico regionale del Piemonte - afferma Giuseppe Bordonaro, Vice Direttore Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte - accoglie con entusiasmo questo primo risultato operativo del Gruppo di lavoro formazione, previsto dal Protocollo d’intesa interistituzionale per la promozione della cultura dell'inclusione in Piemonte. L'attivazione del corso “Esperto nei processi di inclusione scolastica – Scuola Secondaria – Anno Accademico 2020-2021”, finalizzato a formare i futuri docenti di laboratorio dei corsi di specializzazione sul sostegno, permetterà all'Università piemontese di ampliare la platea dei destinatari, assicurando alle scuole, agli studenti più fragili ed alle loro famiglie, docenti esperti e formati. Tale azione formativa di secondo livello (c.d. formazione dei formatori) è perfettamente coerente con le indicazioni nazionali del Ministero dell’istruzione in materia di formazione del personale docente. Negli ultimi piani nazionali di formazione del personale scolastico, infatti, sono state privilegiate azioni rivolte a limitati numeri di docenti “facilitatori” ( tutor, coordinatori, referenti, etc), con l'obiettivo strategico di creare figure di sistema per una più capillare e continua azione formativa all'interno delle scuole. Figure che, nel su citato protocollo d'intesa sono state denominate “ambasciatori” della cultura dell’inclusione”.
“I temi dell’inclusione - sottolinea Roberta Lombardi, Delegata del Rettore per le Politiche dell'inclusione Università del Piemonte Orientale - sono primari nel Piano strategico dell’Università del Piemonte Orientale, con un'attenzione particolare, di lunga data, alle studentesse e agli studenti con disabilità, soprattutto coloro che hanno una diagnosi di DSA. Abbiamo accolto prontamente questo progetto di formare gli insegnanti di sostegno e saremo lieti di accoglierli nelle nostre strutture del Piemonte orientale, in modo che non si debbano spostare a Torino per seguire i corsi”.
Barbara Azzarà, Consigliera delegata all'istruzione Città Metropolitana di Torino commenta: "Il protocollo è volto a migliorare la formazione dei docenti che si occupano degli studenti disabili: un'intesa della quale Città metropolitana di Torino è particolarmente soddisfatta, perché unisce l'esigenza dell'aggiornamento per i nostri insegnanti all'attenzione indispensabile per gli alunni che più hanno bisogno di un sostegno qualificato. La Città metropolitana di Torino si impegna a reperire gli spazi per la formazione e a collaborare per l'attuazione di questa importante intesa".
"La carenza di docenti specializzati sul sostegno - evidenzia Luisa Limone, Segretaria generale FLC CGIL Piemonte - è questione che riguarda da anni il Piemonte e che si ripresenta costantemente in occasione di avvio di anno scolastico, di immissioni in ruolo e di concorsi. Avere docenti qualificati e specializzati è prima di tutto un diritto di ciascuna allieva e ciascun allievo con disabilità e, insieme, un diritto dell'intera classe. Supplire a tale carenza consolidando i corsi con la proposta CUAP e dare massima e qualificata risposta alla richiesta di accesso al TFA sostegno da parte di chi, con motivazione, intende intraprendere questa strada rappresenta un passo verso il traguardo che auspichiamo per il reclutamento degli insegnanti a vantaggio dell'inclusione e della qualità dell'offerta formativa".
"La cultura dell’inclusione - commenta Maria Grazia Penna, Segretaria generale CISL Scuola Piemonte - caratterizza il nostro paese come modello di riferimento per molti sistemi scolastici. Un nodo che tuttavia va sciolto riguarda la formazione iniziale ed il reclutamento di personale specializzato, che specialmente in Piemonte tocca minimi storici. A titolo esemplificativo nella nostra regione per il 2020/21 erano possibili 2783 immissioni in ruolo e ne sono state effettuate solo 5 per la mancanza di personale specializzato. È dunque molto opportuno allargare la platea degli specializzati, e dunque fortemente auspicabile una significativa partecipazione al CUAP, per garantire qualità nella formazione, oltre che per ampliare i possibili accessi ai futuri TFA per il sostegno".
"Abbiamo creduto fin da principio di poter contribuire all'ampliamento del numero di docenti specializzati per l'attività di sostegno nella nostra Regione” - spiega Diego Meli, Segretario generale UIL-SCUOLA Piemonte. “La perseveranza e la costanza portano a risultati importanti, come questa intesa. Questo dimostra, ancora una volta, che quando le “istituzioni” dialogano e si confrontano senza pregiudizi di nessun genere i risultati arrivano”.
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