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Dall’Argentina all’Italia; uno sguardo intercontinentale sul diritto e sul ruolo dei cittadini a tutela dell’ambiente
Negli ultimi due decenni il diritto ambientale argentino ha avuto una svolta eco-centrica a tutela dell’ambiente e delle persone, anche grazie al ruolo della società civile. Insieme al professor Leonardo Fabio Pastorino, già ordinario di Diritto agrario presso la Universidad Nacional de la Plata (Buenos Aires) che oggi insegna all’Università di Verona, gli studenti del corso di Gestione ambientale e sviluppo sostenibile (GASS) hanno approfondito aspetti della giurisprudenza in tema di tutela dell’ambiente e uso dei fitosanitari.
Di Maddalena Varia
Data di pubblicazione
credits © UPO/Archivio di Ateneo
Il 19 aprile 2023, al Complesso Universitario “San Giuseppe” di Vercelli, gli studenti del primo e secondo anno del corso di laurea in Gestione ambientale e sviluppo sostenibile (GASS) hanno seguito la lezione magistrale del professor Leonardo Fabio Pastorino, docente ordinario di Diritto agrario presso l’Università di Verona e già ordinario della medesima materia all’Universidad Nacional de la Plata, a Buenos Aires in Argentina. Presidente dell’Unione Mondiale degli Agraristi Universitari (UMAU), Pastorino è autore di innumerevoli pubblicazioni che interessano il diritto agrario, il diritto ambientale e il diritto delle risorse naturali. Durante la sua lezione il professor Pastorino ha trattato il tema della giurisprudenza argentina a tutela dell’ambiente sull'uso dei fitosanitari, ponendo un particolare accento sul ruolo della società civile.
Il diritto ambientale argentino ha avuto la sua svolta a partire della riforma costituzionale del 1994, quando venne riconosciuto il diritto alla tutela dell’ambiente e imposto l’obbligo di ripristino ambientale nei confronti di chi avesse infranto le norme. Contestualmente venne introdotto nell’ordinamento anche un’azione giudiziaria specifica come garanzia di tale diritto (acción de amparo), relativa anche alla sua natura di diritto collettivo.
La riforma costituzionale del ’94 ha definito, nella Repubblica Argentina, una competenza dello Stato federale per stabilire un quadro normativo uniforme applicabile anche dalle Province (che in Argentina costituiscono veri e propri Stati locali). Questa nuova competenza ha portato all’emanazione della legge generale dell’ambiente (2002), che ha definito gli obiettivi di tutela in una visione maggiormente eco-centrica, i principi del diritto ambientale – tra i quali quello di precauzione – e che ha disegnato i principali strumenti di politica ambientale legati alla partecipazione del cittadini e delle loro organizzazioni non governative, includendo una specifica azione collettiva ad ampia legittimazione per chiedere il ripristino del danno ambientale collettivo.
Il quadro di novità introdotto alla fine degli anni Novanta ha stimolato numerose azioni spinte dalla società civile, una corposa legislazione di settore e l’espansione della considerazione della tutela ambientale anche in ambiti giuridici più tradizionali come, per esempio, il riconoscimento di interessi ambientali e di diritti collettivi nel nuovo Codice Civile argentino (2015) e la previsione, al suo interno, di una specifica azione di prevenzione dei danni.
Nel corso della sua relazione il professor Pastorino ha anche esaminato alcune sentenze che dimostrano l’effetto positivo di questi cambiamenti normativi a tutela dell’ambiente e delle persone riguardo all’uso dei fitosanitari.
La lezione magistrale si colloca nell’ambito dei corsi di Diritto dei professori Rodrigo Míguez Núñez (DISSTE), Rossana Pennazio (DISEI) e Vito Rubino (DISSTE).
Allegati
- Locandina Lectio magistralis Pastorino.pdf
- Documento PDF - 171.34 KB
Ultima modifica 20 Aprile 2023
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