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I cittadini aiutano i ricercatori a studiare la biodiversità delle terre d’acqua del Piemonte
Gli studenti del corso in Gestione Ambientale e Sviluppo Sostenibile hanno partecipato a un'attività di “scienza dei cittadini” presso il Centro di Educazione Ambientale “Cascina Ressia” del Parco Fluviale del Po Piemontese.
Di Stefano Boda
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credits © Archivio UPO
Giovedì 30 novembre una trentina di studenti del primo anno del corso di studi in Gestione Ambientale e Sviluppo Sostenibile, accompagnati dai professori Chiara Andrà e Alberto Doretto, hanno partecipato a un'attività di citizen science dedicata alla scoperta della biodiversità dei corsi d’acqua.
La cosiddetta “scienza dei cittadini” è un approccio innovativo, ma in rapida ascesa, che prevede il coinvolgimento attivo di gruppi di volontari nella raccolta e nell’analisi dei dati ambientali insieme ai ricercatori e alle ricercatrici.
L’evento si è svolto presso il Centro di Educazione Ambientale “Cascina Ressia” del Parco Fluviale del Po Piemontese, rappresentato per l’occasione da Maria Teresa Bergoglio e Elio Cazzulli. Durante l’attività sono stati raccolti e classificati numerosi invertebrati fluviali ed è stato possibile approfondire l’importanza che questi organismi ricoprono come bioindicatori per valutare lo stato di salute dei corsi d’acqua.
Nell’arco dei prossimi mesi verranno svolti eventi analoghi in altri siti della pianura vercellese e novarese coinvolgendo ulteriori gruppi di volontari. L'iniziativa rientra infatti in un progetto di ricerca dell’Università del Piemonte Orientale denominato: “The biocultural dimensions of Eastern Piedmont's "waterlands": a multifaceted heritage to originate future development – H20-lands. Heritage to Originate”, che mira a studiare e valorizzare le “terre d’acqua” piemontesi.
Il progetto, guidato da un team interdisciplinare di docenti - Roberta Lombardi, Davide Porporato, Stefania Cerutti, Gianpaolo Fassino e Alberto Doretto - intende promuovere un approccio bio-culturale allo studio delle risaie, dei canali e dei fiumi del territorio al fine di coniugare gli aspetti socio-culturali legati alla coltivazione del riso con quelli ecologici e naturalistici.
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Ultima modifica 6 Dicembre 2023
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