- Argomento
- Scienza e Ricerca
Il CAAD e la Scuola di Medicina alleati nella ricerca contro il COVID
Lo studio coordinato dalla professoressa Annalisi Chiocchetti è stato pubblicato sulla rivista scientifica Cells
Di Leonardo D'Amico
Data di pubblicazione
Il CAAD dell'Università del Piemonte Orientale insieme ai ricercatori della Scuola di Medicina stanno portando avanti molteplici studi nella ricerca per contrastare e comprendere meglio le dinamiche relative al COVID. Recentemente è stata identificata una popolazione di microvescicole circolanti modulate nell’infezione Sars-Cov-2 e i risultati di questa indagine sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Cells (vai all'articolo).
Lo studio è stato coordinato dalla professoressa Annalisa Chiocchetti (DISS), in collaborazione con i clinici della scuola di medicina Luigi Mario Castello, Pier Paolo Sainaghi e Rosanna Vaschetto e con il laboratorio analisi capitanato dal professor Umberto Dianzani.
«Il mio laboratorio - commenta la professoressa Chiocchetti - ha voluto dare il suo contributo alla ricerca dedicata al COVID-19 mettendo a frutto gli sforzi dell’ultimo anno nel campo delle vescicole extracellulari (EVs).» Le EVs sono microparticelle lipidiche che vengono rilasciate da tutte le cellule, in particolare in condizione di stress/malattia, e giocano un ruolo fondamentale nella comunicazione cellula-cellula. Esse infatti circolano nei fluidi corporei e possono raggiungere sedi anche molto distanti rispetto alla cellula di origine. Raggiunta la cellula bersaglio, vi riversano il loro contenuto, costituito da acidi nucleici, miRNA, e proteine, influenzandone il fenotipo e la funzionalità.
«La facility di next generation flow cytometry del CAAD ha implementato un metodo per quantizzare popolazioni di EVs-basato sulla citofluorimetria a flusso: tale metodo, che è rapido e non prevede alcuna manipolazione del campione, permette di identificare in pochi microlitri di sangue e in meno di un’ora, le EVs.» Nello studio appena pubblicato, le EVs di derivazione piastrinica sono risultate significativamente aumentate nei pazienti positivi al Sars-Cov-2 rispetto a pazienti con sintomatologia sovrapponibile ma negativi al virus. Lo studio, iniziato durante il primo lockdown, è stato validato nei pazienti reclutati nella seconda ondata e i ricercatori stannoo lavorando intensamente, in questa terza ondata, per capire il valore predittivo dei risultati e come essi possano essere trasferiti alla pratica clinica.
«Gli attuali metodi di identificazione delle VE si basano su una intensa manipolazione del campione (per esempio dal sangue occorre ottenere il plasma e poi questo va ulteriormente processato tramite ultracentrifugazione, microfiltrazione, ecc.) che può inficiare il risultato. Non solo, ma richiedono l’utilizzo di strumenti e procedure complesse, difficilmente trasferibili ad un laboratorio analisi di routine. La nostra ambizione - continua Annalisa Chiocchetti - è quella di trasferire questa metodica dal laboratorio di ricerca al laboratorio analisi ospedaliero.»
Riferimenti:
Circulating platelet-derived extracellular vesicles are a hallmark of Sars-Cov-2 infection. Cells 2021 7;10(1):E85. doi: 10.3390/cells10010085, Giuseppe Cappellano, Davide Raineri, Roberta Rolla, Mara Giordano, Chiara Puricelli, Beatrice Vilardo, Marcello Manfredi, Vincenzo Cantaluppi, Pier Paolo Sainaghi, Luigi Castello, Nello De Vita, Lorenza Scotti, Rosanna Vaschetto, Umberto Dianzani, Annalisa Chiocchetti.
Ultima modifica 7 Settembre 2022
Leggi anche
La cardiologia dell’AOU Maggiore della Carità di Novara effettua il primo intervento in Piemonte di sostituzione via catetere della valvola tricuspide
L’insufficienza tricuspidalica clinicamente importante è una condizione frequente, che interessa circa il 4% delle persone di età superiore ai 75 anni, ma a oltre il 90% delle persone con forme gravi di rigurgito non viene offerta nessuna forma di cura. Da oggi “la valvola dimenticata” potrà essere sostituita con una protesi, senza intervento chirurgico a torace aperto.
- Argomento
- Scienza e Ricerca
Data di pubblicazione 04 Ottobre 2024
Al CAAD di Novara il meeting del progetto “BIOACTION - Bacteria biofilm as bio-factory for tissue regeneration”
Due giorni di confronto interdisciplinare, presso il CAAD di Novara, tra gli esperti del progetto “Bioaction”, coordinato dalla direttrice del DISS Lia Rimondini in qualità di principal investigator. “Bioaction” è un progetto finanziato dallo European Innovation Council’s Pathfinder Open e dall'Unione Europea (Grant Agreement 101098972) che cerca di affrontare le infezioni associate agli impianti da una nuova prospettiva.
- Argomento
- Scienza e Ricerca
Data di pubblicazione 02 Ottobre 2024
La ricerca è Fondamentale. AIRC racconta la storia di Benedetta: dopo la diagnosi di tumore al seno la vita rinasce grazie all’équipe oncologica del “Maggiore” di Novara
La Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro ha scelto come lead story della rivista Fondamentale l’esperienza di Benedetta. Dopo la diagnosi di carcinoma alla mammella nel 2020 ha trovato il supporto necessario grazie all’aiuto dell’équipe medico-oncologica guidata dalla professoressa Alessandra Gennari (Dipartimento di Medicina traslazionale UPO), al “Maggiore della Carità” di Novara. Oggi ha due bambine e alle donne che subiscono questa diagnosi dice: «Non chiudetevi, apritevi e chiedete aiuto!»
- Argomento
- Scienza e Ricerca
Data di pubblicazione 27 Settembre 2024
Machine learning e rischio finanziario: l’assegnista di ricerca UPO Jurgena Myftiu tra le autrici di uno studio pubblicato sulla rivista Statistics
Il saggio “Explainable Machine Learning for Financial Risk Management: Two Practical Use Cases” evidenzia il potenziale del machine learning nella gestione del rischio finanziario, sottolineando l'importanza dell'interpretabilità per l'adozione e l'efficacia di tali tecnologie nel settore
- Argomento
- Scienza e Ricerca
Data di pubblicazione 16 Settembre 2024