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Il presidente Mattarella ospita Fondazione AIRC per aprire “I giorni della ricerca”. Testimonial il ricercatore UPO Alessio Menga
Lunedì 28 ottobre, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è tenuta al Palazzo del Quirinale l’annuale cerimonia dedicata a I Giorni della Ricerca di Fondazione AIRC, appuntamento che dal 1995 informa l’opinione pubblica sui progressi della ricerca oncologica per la prevenzione, diagnosi e cura del cancro, e coinvolge i cittadini alla donazione per sostenere il lavoro di seimila ricercatori.
Di Redazione
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credits © Quirinale
Il Presidente Andrea Sironi e la Direttrice Scientifica Anna Mondino di Fondazione AIRC, il dottor Alessio Menga, My First AIRC Grant presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale, hanno presentato al Presidente Sergio Mattarella i risultati di un anno di lavoro per la prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro. È stata sottolineata la complessità che caratterizza la ricerca oncologica e la necessità di rafforzare i finanziamenti per rispondere al crescente fabbisogno per quei progetti di eccellente qualità scientifica che, oggi, restano in parte esclusi dall’investimento pur rilevante di Fondazione AIRC: oltre 143 milioni di euro nel solo 2024 destinati ai seimila ricercatori e ricercatrici al lavoro prevalentemente in istituzioni pubbliche.
«Celebrare l’appuntamento con “I giorni della ricerca” in questo luogo amplifica il silenzioso e costante lavoro delle ricercatrici e dei ricercatori rafforzando anno dopo anno la centralità della scienza per il progresso del nostro Paese – ha dichiarato Andrea Sironi. – La ricerca finanziata da AIRC produce risultati concreti - oltre 2000 pubblicazioni scientifiche nel solo 2023 e numerose scoperte che hanno avuto un impatto su tecniche diagnostiche e terapie - ed è competitiva a livello internazionale. Rappresentiamo un solido punto di riferimento per una comunità di 6000 ricercatori del nostro Paese che sanno di poter contare su risorse allocate in modo rigoroso, trasparente e meritocratico e su un piano strutturato per lavorare con un orizzonte a medio termine e con la continuità di risorse necessarie allo sviluppo delle loro progettualità. Per affrontare il cancro è necessario uno sforzo collettivo che superi i confini dei singoli Paesi. L’auspicio a livello europeo è quello di arrivare a investire almeno il 3% del PIL in ricerca scientifica e istruzione, con l’obiettivo di impostare programmi che guardino al futuro e gestiscano le nuove sfide in modo strutturato».
Un impegno che non può prescindere dallo sviluppo di tecnologie avanzate e collaborazioni multidisciplinari internazionali che hanno già permesso di raggiungere considerevoli traguardi cui AIRC ha contribuito, come ha sottolineato Anna Mondino: «Siamo oggi in grado di identificare le caratteristiche genetiche dei tumori, di studiare singole cellule nei tessuti e nel sangue e di seguirne le interazioni con il sistema immunitario, di definirne la vulnerabilità e di disegnare farmaci mirati. Abbiamo capito come usare radio e chemioterapia in modo più efficace e studiato alternative terapeutiche meno invasive. Abbiamo capito come istruire il nostro sistema immunitario contro i tumori e sfruttare l’ingegneria genetica per generare farmaci viventi. AIRC è stata motore di avanzamento scientifico basato su meritocrazia e competitività, supportato dalla partecipazione della società civile. Siamo grati ai donatori e ai volontari attivi su tutto il territorio. Io li chiamo i nostri ricercatori di fondi”. AIRC garantisce continuità nel finanziamento permettendo lo sviluppo di progettualità di lungo respiro e investe sui giovani creando le migliori condizioni perché ricercatori più esperti possano essere mentori per nuove generazioni. “Con i progetti Start Up attraiamo talenti dall’estero. Con i finanziamenti Physician Scientists and Next Gen Clinician Scientists avviciniamo i medici all’approccio scientifico, perché sia utilizzato nella definizione della terapia migliore».
«È per me un grandissimo onore rappresentare oggi circa seimila ricercatrici e ricercatori sostenuti da Fondazione AIRC. Sono profondamente grato ad AIRC che rappresenta un punto di riferimento per la ricerca scientifica sul cancro e, in particolare, per accompagnare le carriere dei più giovani. Grazie al My First AIRC Grant posso sperimentare la conduzione del mio progetto di ricerca in una struttura di eccellenza con l’obiettivo di acquisire autonomia e indipendenza» – ha ricordato Alessio Menga. «Altruismo e spirito di squadra sono essenziali per un ricercatore. L'altruismo ci motiva a dedicarci con passione alla ricerca sul cancro, spinti dal desiderio di aiutare gli altri e fare la differenza. Lo spirito di squadra ci permette di collaborare efficacemente con altri ricercatori, condividendo conoscenze e risorse per raggiungere obiettivi comuni. Un ruolo importante è rappresentato dal senso di responsabilità che deriva dalla ricerca grazie alle donazioni dei sostenitori di Fondazione AIRC cui desideriamo restituire risultati concreti. Insieme, questi valori contribuiscono a creare un ambiente di lavoro stimolante e produttivo per conoscere meglio il cancro e far progredire la ricerca».
(Fonte: Fondazione AIRC)
Ultima modifica 30 Ottobre 2024
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