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Dedalo Vola, la cultura che fa bene alla salute: più di 100 eventi e oltre 5.000 partecipanti
Il modello del progetto Dedalo è stato in grado di dimostrare come la partecipazione culturale possa essere un ingrediente fondamentale per realizzare politiche moderne di welfare a livello locale. In un anno più di cento eventi hanno visto il coinvolgimento di circa 5.500 partecipanti.
Di Redazione
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credits © ASL VC
Il 21 giugno sono stati presentati a Torino, presso il Museo dell’Automobile, i risultati del progetto Dedalo Vola nell’ambito del convegno Well Impact, organizzato da Fondazione Compagnia di San Paolo e volto a esplorare i legami tra cultura e salute.
Si è conclusa in questo modo una sperimentazione ambiziosa voluta da Azienda Sanitaria Locale di Vercelli in collaborazione con Comune di Vercelli, Università del Piemonte Orientale e la rete dei musei MUVV di Vercelli e Varallo. I partner che hanno aderito al programma sono i principali attori del panorama culturale vercellese: Museo Borgogna, Museo Leone, Museo del Tesoro del Duomo, Museo Archeologico Bruzza, Palazzo dei Musei di Varallo, Camerata Ducale, associazione “Perché No?”, Libreria Sant’Andrea, Ass. Printmaking Vercelli, Studio10, TAM TAM, teatro Officina Anacoleti, Cuocolo & Bosetti, IRAA Theatre, Arteinsacco e Antonio & Laura.
Si è trattata di una vera e propria coalizione di professionisti appartenenti ad ambiti disciplinari diversi che è stata in grado di produrre, nel corso di un anno, più di cento eventi che hanno visto il coinvolgimento di circa 5.500 partecipanti.
«Molte delle iniziative sono state realizzate dentro l’ospedale di Vercelli e in collaborazione con gli operatori sanitari, segno di un cambiamento di prospettiva in cui l’offerta culturale di qualità è considerata indispensabile per la promozione e il mantenimento della salute dei cittadini – ha commentato lo psicologo Alessandro Coppo, referente ASL VC di Dedalo Vola –; a dimostrazione di ciò le sperimentazioni realizzate dai ricercatori universitari del Dipartimento di Medicina Traslazionale guidati dal professor Fabrizio Faggiano hanno confermato come attività quali la visita di un museo, la visione di un’immagine artistica, la partecipazione a un’attività di coro o di teatro, l’ascolto musicale (solo per citare alcune delle iniziative realizzate) producono effetti misurabili legati all’incremento del benessere individuale.»
Il modello è stato dunque in grado di dimostrare come la partecipazione culturale possa essere un ingrediente fondamentale per realizzare politiche moderne di welfare a livello locale. «La collaborazione tra settori appartenenti ad ambiti solo apparentemente lontani può contribuire a incrementare l’offerta di opportunità di salute con costi contenuti attraverso un uso mirato degli investimenti», ha concluso il dottor Coppo.
(Fonte: Ufficio Stampa ASL VC)
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Ultima modifica 27 Giugno 2023
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