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Successo per l'aperitivo filosofico in occasione del convegno "Aristotle across Boundaries"
Il momento di confronto si è svolto venerdì 9 giugno presso il Museo del Paesaggio di Verbania (Casa Ceretti)
Di Stefano Boda
Data di pubblicazione
credits © Archivio UPO
Nell'ambito del convegno "Aristotle across Boundaries" che si è svolto dal 7 al 9 giugno a Verbania, il Museo del Paesaggio di Verbania ha ospitato venerdì 9 giugno un "Aperitivo Filosofico", animato da alcuni dei partecipanti al convegno, oltre che dalla prof.ssa Silvia Fazzo, ordinaria di Filosofia antica del Dipartimento di Studi umanistici UPO e responsabile scientifica dell'evento.
Sono intervenuto in particolare: Gottfried Heinemann dell'Università di Kassel (il cui contributo è stato tradotto da Leonardo Chiocchetti dell'Università LMU du Monaco), Tommaso Di Lauro del MEIC di Vercelli e Silvia Zambrini, sociologa dell'Università di Urbino.
Riportiamo una sintesi del'Aperitivo Filosofico, redatta dalla dott.ssa Rebecca Colombo.
Il nostro momento di confronto, che si è rivelato assai fecondo, ha tratto le mosse da riflessioni sul senso e sul valore della democrazia, oltre che sui motivi che hanno determinato il delinearsi di questa forma di governo in concomitanza alla nascita della filosofia.
È infatti stato messo ben in luce come quest'ultima avesse bisogno, per svilupparsi, non soltanto di un'attitudine critica, ma anche di mezzi e spazi per potersi esprimere. Sono poi emerse pregnanti considerazioni sul significato della giustizia, sull'importanza di conciliare giustizia e pace, in relazione a un contesto che si definisce democratico.
Ponendosi in tutto questo la domanda di quale sia o possa essere il ruolo del filosofo oggi, sono seguiti argomenti riguardanti il ruolo della conoscenza: l'emergente ruolo della cosiddetta 'Intelligenza Artificiale' (AI) mostra infatti i rischi connessi alla facile manipolazione dell'informazione, in un certo senso anche della mente e anzi, in ultima analisi, anche della visione collettiva della realtà.
Ne è derivato un dibattito stimolante e dall'ampio respiro. Le tematiche affrontate si sono intrecciate in un ventaglio caleidoscopico di suggestioni e, talvolta, anche di provocazioni.
Infine, è stato possibile riproporre in modo più definito l'interrogativo iniziale. Se è compito e competenza dei filosofi lavorare sulla struttura stessa della scienza e della comunicazione, quale può essere il loro contributo per il perseguimento della pace e per una società più democratica e più giusta?
Gli spunti sono stati molteplici e hanno spaziato in diverse direzioni. Nel complesso si è trattato di un dibattito ricco e animato, in cui diversi punti di vista hanno avuto modo di confrontarsi e creare uno spazio di condivisione aperto e corroborante.
Ultima modifica 13 Giugno 2023
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