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Perdita di olfatto e gusto correlata a COVID-19, uno studio UPO cerca di fare chiarezza
Sono stati esaminati 350 casi "lievi" di infezione. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista internazionale Head & Neck.
Di Leonardo D'Amico
Data di pubblicazione
Il team di ricercatori della clinica universitaria di Otorinolaringoiatria, diretta dal professor Paolo Aluffi Valletti, nei mesi scorsi sono stati intensamente impegnati sul campo durante l’emergenza Covid-19. I ricercatori hanno recentemente pubblicato i risultati di un’indagine epidemiologica compiuta su un campione di soggetti novaresi che hanno contratto il SARS-CoV-2 e che dimostra come l’infezione abbia importanti implicazioni nel causare alterazioni della percezione del gusto e dell’olfatto.
Il lavoro Smell and taste disorders during COVID ‐19 outbreak: A cross‐sectional study on 355 patients, pubblicato sulla prestigiosa rivista americana Head and Neck, è stato coordinato dalla dottoressa Valeria Dell’Era e supervisionato dal professor Massimiliano Garzaro, del gruppo di studio rinologico della clinica Otorinolaringoiatrica. Intervistando un campione di più di trecentocinquanta casi positivi che non hanno richiesto ospedalizzazione, casi catalogabili come lievi, hanno potuto dimostrare come la disfunzione dell’olfatto e del gusto, fino alla completa perdita degli stessi (anosmia ed ageusia in termini tecnici), siano presenti in almeno due soggetti su tre colpiti. In una quota di soggetti la perdita del gusto, dell’olfatto o di entrambi è stato l’unico sintomo di infezione dal virus. Le disfunzioni si manifestano precocemente e possono richiedere anche più di quarantacinque giorni per guarire. Al momento è già in corso uno studio di fase due per capire quali sono le caratteristiche dei soggetti che richiedono più tempo per recuperare e per capire se il virus può lasciare alterazioni permanenti in questi sensi.
Presso la clinica Otorinolaringoiatrica dell’Università del Piemonte Orientale presso l’AOU "Maggiore della Carità" di Novara è attivo un ambulatorio ultra-specialistico di rinologia, dove è possibile rivolgersi, tramite il servizio sanitario nazionale, per problematiche legate al naso, come per esempio la perdita dell’olfatto dopo coronavirus.
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Ultima modifica 25 Agosto 2022
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