- Argomento
- Scienza e Ricerca
TGR Leonardo fa il punto sulla ricerca sul melanoma metastatico svolta al DISIT
Il 10 novembre 2023, in occasione delle Giornate AIRC dedicate alla ricerca contro i tumori, la ricercatrice del DISIT Valentina Audrito è stata intervistata nei laboratori di Alessandria dalla giornalista RAI Laura De Donato. Il contributo è stato diffuso dal programma di approfondimento dedicato alle scienze TGR Leonardo. «Per studiare i meccanismi di resistenza ai farmaci usati oggi nella clinica, il melanoma è un ottimo modello.»
Di Leonardo D'Amico
Data di pubblicazione
credits © RAI/TGR Leonardo
I Giorni della Ricerca caratterizzano una campagna d’informazione su tv, radio, testate giornalistiche, web e social RAI, per raccontare i risultati della ricerca per la cura del cancro e le sfide del futuro attraverso le storie di ricercatori, medici, volontari e di donne e uomini che hanno affrontato la malattia.
Dal 5 al 12 novembre RAI e AIRC hanno informato e sensibilizzato il pubblico sull’importanza della ricerca sul cancro per raccoglie donazioni per finanziare progetti innovativi e programmi di formazione e specializzazione per i giovani talenti della scienza del nostro Paese.
La campagna di sensibilizzazione ha toccato anche Alessandria e i laboratori del DISIT (Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica) dove lavora ogni giorno un team di ricercatori coordinato da Valentina Audrito, ricercatrice di Biochimica che si sta concentrando sul melanoma metastatico e sulla ricerca a esso correlata.
Le ricerche di Valentina Audrito studiano principalmente gli enzimi che danno energia ai tumori e che possono determinarne la resistenza ai farmaci. «Il progetto — spiega la dottoressa Audrito — è focalizzato sullo studio di un modello tumorale specifico che è il melanoma metastatico, e su questo vogliamo capire come le cellule di melanoma, quando diventano resistenti ai farmaci che sono usati oggi nella clinica, acquisiscono e deregolano il loro metabolismo.»
I meccanismi di resistenza del melanoma sono un ottimo modello di studio a disposizione di ricercatrici e ricercatori; in futuro è previsto un intensificarsi della collaborazione tra Azienda Ospedaliera di Alessandria e UPO per utilizzare l’expertise dei laboratori DISIT anche alla ricerca sul mesotelioma.
La dottoressa Audrito è stata intervista dalla giornalista della redazione piemontese della RAI Laura De Donato per il programma di approfondimento dedicato alla scienze TGR Leonardo (guarda la puntata integrale). Per coinvolgere un pubblico ancora più ampio il servizio è andato in onda anche all'interno del TG regionale del Piemonte del 10 novembre scorso.
- Tag
- Biochimica
Ultima modifica 4 Dicembre 2023
Leggi anche
RODEO: UniSi e UPO perfezionano i dispositivi optoelettronici
Il progetto RODEO unisce le forze dell'Università di Siena e dell'Università del Piemonte Orientale per sviluppare nuovi materiali organici più efficienti per celle solari e display OLED. L'obiettivo è individuare le caratteristiche molecolari ideali per ottimizzare la conversione energetica.
- Argomento
- Scienza e Ricerca
Data di pubblicazione 19 Dicembre 2024
Il Comitato Nazionale Bioetica risponde al Ministero della Salute sull’eticità dell’uso del farmaco triptorelina per minori con disforia di genere
Il gruppo di lavoro del CNB guidato dal professor Luca Savarino (DIMET, UPO) ha evidenziato la necessità di finanziare nuovi studi clinici indipendenti per irrobustire ulteriormente i dati già disponibili riguardo alla somministrazione del farmaco a minori affetti da disforia di genere.
- Argomento
- Scienza e Ricerca
Data di pubblicazione 18 Dicembre 2024
39 docenti UPO nelle classifiche "World's 2% Top Scientists"
Pubblicata la classifica mondiale degli scienziati con livello più elevato di produttività scientifica. 39 i docenti, ricercatori e ricercatrici UPO presenti nella graduatoria.
- Argomento
- Scienza e Ricerca
Data di pubblicazione 10 Dicembre 2024
La ricerca conferma: l’origine del tartufo bianco pregiato dell’Alto Monferrato è tracciabile al 100%
Grazie alle ricerche svolte nei laboratori UPO è ora possibile tracciare in maniera analitica e inequivocabile la provenienza e l’origine dei Tartufi bianchi pregiati dell'Alto Monferrato, con ricadute potenzialmente enormi per i comuni del territorio che potranno dare forte impulso a programmi di turismo enogastronomico dedicati a una platea internazionale. La ricerca promette di avere effetti importanti anche sul valore commerciale di questa particolare tipologia di tartufo.
- Argomento
- Scienza e Ricerca
Data di pubblicazione 09 Dicembre 2024