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Scienza e Ricerca

Sfide e bisogni ai tempi della pandemia. Un'indagine tra le scuole novaresi per fotografare un anno di pandemia

L’iniziativa è supportata dal Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa. Eliana Baici e il suo team coinvolti nella ricerca

Di Stefano Boda

Data di pubblicazione

Sfide e bisogni ai tempi della pandemia. Un'indagine tra le scuole novaresi per fotografare un anno di pandemia
Sfide e bisogni ai tempi della pandemia. Un'indagine tra le scuole novaresi per fotografare un anno di pandemia

Come è stato vissuto dai genitori, dagli alunni e dalla scuola, il periodo emergenziale che ha, purtroppo, caratterizzato gli ultimi due anni della vita di tutti? Per rispondere a queste domande è nato il progetto “Sfide e bisogni ai tempi della pandemia”, condotto dalle associazioni novaresi “Attivalamente e il corpo”, “Noi del quarto Circolo”, “Cassiopea”, supportato dal Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa UPO, con il patrocinio del Comune di Novara, dell’ASL di Novara e con il sostegno della Fondazione Comunità Novarese.

Lo scopo del progetto è esplorativo e intende indagare vissuti, emozioni e aspetti che riguardano l’esperienza scolastica degli alunni sia durante la DAD che in presenza. La ricerca vuole fotografare la situazione esistente intervistando e raccogliendo dati attraverso questionari anonimi, interviste e focus group rivolti a tutti gli attori della scuola: bambini, ragazzi, docenti e genitori. Saranno coinvolti tutti gli Istituti Comprensivi della città di Novara; dai dati emergeranno linee interpretative per orientare la scuola novarese a rispondere in modo adeguato ai nuovi bisogni.

«Con questo progetto – sottolinea la dott.ssa Raffaella Pasquale, psicoterapeuta, pedagogista e coordinatrice del progetto – e la città si stringe attorno alla scuola. Attiviamo tutte le energie del nostro territorio affinché Novara diventi una città educante che valorizzi la scuola, non come fine, ma come mezzo per promuovere eguaglianza e solidarietà tra tutti i cittadini. Una scuola migliore vuol dire una società migliore. La rete di Associazioni del terzo settore che hanno proposto il progetto sono impegnate da anni sul territorio per promuovere il successo formativo e combattere la dispersione scolastica. La Ricerca verrà condotta dagli Psicologi e da Pedagogisti delle Associazioni e da ricercatori universitari. I risultati saranno resi pubblici».

Il Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa – DISEI supporterà il progetto grazie all’impegno di un gruppo di ricercatori coordinato dalla professoressa Eliana Baici, ordinario di Politica economica.

«Il gruppo di ricerca da me coordinato presso il DISEI – ha aggiunto la stessa prof.ssa Baici – vede la presenza di ricercatori esperti nel valutare l’impatto delle politiche pubbliche. In questo progetto l’Università si occuperà dell’analisi dei dati ricavati attraverso i questionari, con l’intento di suggerire potenziali interventi affinché la scuola, le famiglie e la collettività siano in grado di affrontare analoghe emergenze in modo da ridurne al minimo l’impatto, specie sui soggetti più fragili. Questa collaborazione si inserisce a pieno titolo nel ruolo di terza missione che l’UPO intende svolgere a favore della comunità».

I questionari sono già stati inviati agli Istituti Comprensivi che aderiscono all’iniziativa; alunni, docenti e genitori potranno compilarli dall’11 al 30 maggio.

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Covid-19

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