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Preparare la collettività alle crisi sanitarie grazie al progetto PREPSHIELD

CRIMEDIM e DISSTE guidano una cordata europea che grazie al progetto PREPSHIELD vuole promuovere un approccio alla preparazione e alla gestione delle crisi sanitarie «più olistico e incentrato sul cittadino.» Grazie a un finanziamento della Commissione Europea di quasi 4 milioni di Euro in tre anni ricercatrici e ricercatori metteranno a punto e testeranno un sistema per affrontare e superare le crisi sanitarie con maggiore efficacia e rapidità.

Di Leonardo D'Amico

Data di pubblicazione

PREPSHIELD parte il 1° settembre
PREPSHIELD

credits © 123RF

Affrontare e superare le crisi sanitarie con maggiore efficacia e rapidità. Questo è uno degli obiettivi principali del progetto PREPSHIELD, di cui l’Università del Piemonte Orientale è capofila e che coinvolge altre dodici istituzioni accademiche e di ricerca, pubbliche e private, in tutta Europa.

PREPSHIELD è un programma promosso dal Center for Research and Training in Disaster Medicine, Humanitarian Aid, and Global Health (CRIMEDIM) insieme al Dipartimento per lo Sviluppo sostenibile e la transizione ecologica (DISSTE) dell’Università del Piemonte Orientale. CRIEMDIM e DISSTE si sono aggiudicati un bando Horizon Europe finanziato dalla Commissione Europea che metterà a disposizione dei ricercatori un budget di 3,9 milioni di euro nell’arco di 3 anni. Il lancio del progetto PREPSHIELD è fissato per il 1° settembre 2024.

«PREPSHIELD – spiega il professor Luca Ragazzoni, docente di Anestesiologia e principal investigator del progetto europeo – mira a promuovere un approccio alla preparazione e alla gestione delle crisi sanitarie più olistico e incentrato sul cittadino, co-creando raccomandazioni politiche, metodi e una piattaforma basata sull'intelligenza artificiale per la gestione delle crisi, con l'obiettivo di prepararsi e affrontare meglio le emergenze sanitarie da una prospettiva sociale.» Per raggiungere questo obiettivo PREPSHIELD farà affidamento sulla partecipazione delle autorità pubbliche, dei cittadini (in particolare dei gruppi vulnerabili e non conformi), delle organizzazioni della società civile e delle istituzioni sanitarie.

Sulla base delle esigenze di questi gruppi, PREPSHIELD svilupperà raccomandazioni per la preparazione, la gestione e la comunicazione delle crisi sanitarie, nonché strumenti per simulare crisi future attraverso un processo iterativo, che includerà esercitazioni pratiche e un esercizio online. Quest'ultimo coinvolgerà tutte le parti interessate e si svolgerà su scale diverse in diversi paesi: a livello locale (Amburgo, Germania), regionale (Piemonte) e nazionale (Romania). L’esercitazione online sarà supportata da una piattaforma e un’app PREPSHIELD, progettate per riprodurre condizioni di comunicazione di crisi nella vita reale e fornire ai decisori simulazioni e feedback sul comportamento, il benessere, le capacità e le risorse degli altri soggetti coinvolti.

Il progetto riunisce un consorzio di cinque università, due autorità pubbliche, un'organizzazione di ricerca e tecnologia, due organizzazioni no-profit, una piccola-media impresa e due grandi imprese di sette paesi dell’Unione Europea (e della Svizzera). La cordata di UPO sarà coordinata dallo stesso Luca Ragazzoni e vedrà la partecipazione di ricercatrici, ricercatori e personale tecnico-amministrativo di CRIMEDIM e DISSTE, tra cui la professoressa Carmen Aina, le dottoresse Monica Linty e Monica Trentin e i dottori Hamdi Lamine e Samuele Poy.

I Partner di PREPSHIELD sono Università del Piemonte Orientale (ente Coordinatore), Rijksuniversiteit GroningenUniversity of OsloTechnische Hochschule KölnUniversität ZürichCS GroupSopra Steria GroupResearch University Institute of Communication and Computer SystemsMinisterul Afacerilor Interne - Departamentul pentru Situații de UrgențăRomanian Red CrossFreie und Hansestadt HamburgKirchengemeinde Martin Luther King-SteilshoopEuroquality SAS.

 

    Ultima modifica 7 Ottobre 2024

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