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Il poeta Volker Braun incontra gli studenti dell’UPO
L’autore tedesco, premiato al ventesimo Festival internazionale di poesia civile città di Vercelli, ha dialogato con gli studenti, rispondendo con grande disponibilità alle loro domande sui temi sociali e letterari emersi dall’analisi della sua poetica
Di Paola Brullo
Data di pubblicazione
credits © UPO
Nel pomeriggio di giovedì 7 novembre, su iniziativa di Miriam Ravetto, professoressa di Lingua, traduzione e linguistica tedesca, e delle docenti di Lingua tedesca Michaela Reinhardt e Eva Stueckel, gli studenti UPO hanno potuto conoscere Volker Braun, il grande poeta nato a Dresda nel 1939, scrittore, narratore e autore di teatro, neovincitore del Festival internazionale di poesia civile città di Vercelli, giunto alla ventesima edizione.
Accolto con grandi applausi nell’aula B1 dell’Ex Ospedaletto di Vercelli, Volker Braun è stato presentato al pubblico dalla studentessa Desirée Epis e dallo studente Tommaso Cavallari, che hanno raccontato i momenti salienti della vita e dell’opera dell’autore. Dopo l’introduzione, l’incontro è entrato nel vivo. Braun ha letto nella propria lingua quattro sue poesie, riproposte nella loro traduzione italiana da altrettanti studenti, aprendo un dialogo con i ragazzi che non hanno esitato a porre domande al poeta, il quale, a sua volta, si è dimostrato molto disponibile nel rispondere loro in modo esaustivo. In questo contesto, sono stati trattati diversi temi di grande rilievo e attualità, come la caduta del muro di Berlino e le sue conseguenze, positive e negative, sulla società; i fenomeni migratori internazionali e le politiche europee di asilo; o, ancora, la condizione di un autore e la funzione della letteratura. Tanti gli argomenti, dunque, e tanta anche la generosità del poeta che non si è sottratto al confronto con gli studenti, conclusosi alle 18.00, quasi un’ora oltre l’orario stabilito.
Per facilitare la comprensione dei tanti presenti, due studentesse, Vittoria Fantin e Susanna Farina, si sono rese disponibili a fare la traduzione dell’incontro. “Pur essendo alle primissime armi – sottolinea la professoressa Stueckel – sono riuscite con bravura in un compito molto complesso, traducendo per due ore consecutive dal tedesco all’italiano, consentendo a tutti di comprendere meglio le riflessioni di Volker Braun e contribuendo a un dialogo molto fruttuoso. Lui stesso è rimasto molto colpito dalla preparazione loro e degli studenti in generale”.
“Nelle ultime settimane – aggiunge la professoressa Reinhardt – tutti gli studenti di tedesco si erano preparati durante le esercitazioni, tenute da Eva Stückel e da me, leggendo e analizzando alcune poesie scelte dell'autore e riflettendo su momenti cruciali della storia della Germania che l'autore ha elaborato nella sua opera. L'incontro è andato molto bene, oltre ogni aspettativa. Siamo davvero soddisfatte: l'aula era piena, c'era una grande partecipazione degli studenti di tedesco, ma anche di persone esterne interessate all'evento”.
Conclude la professoressa Miriam Ravetto che, con grande piacere, pone l’accento sull’attenzione e l’entusiasmo dimostrati dagli studenti in sala, nell’ascoltare le parole del poeta: “È stata una piacevole sorpresa che ha dimostrato la maturità e il senso di responsabilità dei partecipanti, che hanno saputo cogliere appieno l’importanza formativa di questa occasione”.
All'incontro era presente anche Anna Chiarloni, professoressa emerita dell'Università di Torino, studiosa, traduttrice e amica di Braun, che, nel 1975, era riuscita ad invitare il poeta a tenere un seminario a Torino, in un periodo in cui viaggiare era ancora molto difficile, se non quasi impossibile, per gli abitanti della DDR.
Ultima modifica 13 Novembre 2024
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