Il Diabete mellito di tipo 1 (DM1) è una patologia cronica immuno-mediata, caratterizzata dalla distruzione delle β-cellule pancreatiche producenti insulina con conseguente necessità di somministrare l’ormone. L’incidenza globale del DM1 per anno vede 128.900 nuovi casi in persone con età inferiore a 20 anni, con un aumento su base annua del 2-5%. In attesa di una prevenzione primaria su cui la ricerca sta facendo progressi e per la quale si inizieranno a fare campagne di screening di malattia nei primi 5 anni di vita, la terapia del DM1 ha come obiettivi di cura la prevenzione delle complicanze acute e croniche.

Per rispondere a questa problematica che riguarda tutte le fasce di età della popolazione, il 6 ottobre 2023 verrà inaugurato a Novara, presso il Padiglione G dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Maggiore della Carità”, il Centro Unico per la Cura del Diabete tipo 1 con Tecnologia Avanzata.

I direttori del nuovo Centro unico saranno il professor Gianluca Aimaretti, Direttore Dipartimento di Medicina traslazionale UPO e direttore della SCDU di Endocrinologia del “Maggiore della Carità”, e la professoressa Ivana Rabbone, direttore della Scuola di Specializzazione in Pediatria UPO e direttore della SCDU di Pediatria sempre presso il “Maggiore”.

L’inaugurazione si terrà alle ore 13:30 presso il Centro Unico nel Padiglione G (sottopiano) delle strutture ospedaliere di Largo Bellini, a Novara. Alle ore 15:00 i partecipanti si sposteranno presso l’aula magna della Scuola di Medicina a Palazzo Bellini (Via Solaroli 17) dove si terranno due letture a cura del professor Emanuele Bosi (Diagnosi e Prevenzione Diabete tipo 1 e Celiachia) e del dottor Valentino Cherubini (Diabete tipo 1: la Tecnologia al Centro), moderati da Francesca Ulivi.

«È di vitale importanza – spiegano i Direttori del Centro Unico – avere personale sanitario dedicato e costantemente formato per adeguarsi all’avanzamento delle nuove tecnologie in modo da garantire una gestione integrata di cura come richiesto dai PDTA Nazionali e Regionali. Allo stesso modo è importante disporre di spazi adeguati e di un supporto tecnologico avanzato per utilizzare al meglio le potenzialità della telemedicina.»

«Vogliamo inaugurare l’attività del Centro – concludono i professori Aimaretti e Rabbone – con un evento che vuole rendere omaggio a tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione. Vogliamo sensibilizzare gli ascoltatori sul Diabete tipo 1 iniziando proprio dal futuro prossimo e da due parole chiave: screening e prevenzione.»