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Best oral presentation Prize al congresso ESCCA per il ricercatore UPO Davide Raineri

Davide Raineri è ricercatore presso il laboratorio di Immunomica coordinato dalla professoressa Annalisa  Chiocchetti presso il CAAD dell’Università del Piemonte Orientale. Ha recentemente vinto il premio “Best Oral Presentation” durante il congresso annuale della European Society for Clinical and Cell Analysis (ESCCA)

Di Redazione

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Congresso ESCCA
Congresso ESCCA

credits © Archivio UPO

L’evento congressuale annuale della European Society for Clinical and Cell Analysis (ESCCA) rappresenta una delle conferenze più importanti nel campo dell'immunologia, delle malattie del sangue oncologiche e delle tecniche di citofluorimetria applicate alla clinica. Il convegno ESCCA si è svolto a Palma di Maiorca dal 25 al 28 settembre 2024.

L’abstract presentato dal dottor Davide Raineri, ricercatore di Scienze tecniche di medicina di laboratorio presso il laboratorio di Immunomica coordinato dalla professoressa Annalisa  Chiocchetti presso il Centro di Eccellenza per la Ricerca traslazionale sulle Malattie Autoimmuni ed Allergiche (CAAD) dell’Università del Piemonte Orientale, e selezionato per una comunicazione orale, ha vinto il premio “Best Oral Presentation”.

Durante la conferenza, il dottor Raineri ha presentato i risultati di uno studio finanziato dal progetto UPO-AGING, svolto in collaborazione tra il laboratorio di immunomica del CAAD e il team della professoressa Letizia Mazzini dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, finalizzato all'identificazione di biomarcatori diagnostici e/o prognostici nella sclerosi laterale amiotrofica (SLA).

«La SLA è una malattia neurodegenerativa a oggi fatale e priva di cura – spiega il dottor Raineri –. Gli strumenti all'avanguardia del CAAD ci hanno permesso di avviare un'analisi immunomica e i nostri risultati hanno identificato, per la prima volta, i basofili come una popolazione cellulare potenzialmente coinvolta in questa malattia. Questi risultati aprono la strada a nuove possibilità di finanziamento e di collaborazione e, ce lo auspichiamo tutti, all'identificazione di modelli patogenetici che aprano a nuovi approcci terapeutici

«Ringrazio gli organizzatori dell’evento – conclude Raineri – per avermi dato l’opportunità di confrontarmi con i massimi esperti nel settore. È stata una straordinaria occasione per costruire collaborazioni internazionali che potranno accelerare la ricerca e, speriamo, portare all'identificazione di nuovi trattamenti per la SLA

 

    Ultima modifica 8 Ottobre 2024

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