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«Pazienti con i loro bisogni sempre al primo posto»: UPO ricorda Davide Selvatico nel polo formativo di Biella
Il 10 maggio è stata dedicata un’aula della sede di Biella del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università del Piemonte Orientale al giovane infermiere Davide Selvatico. La cerimonia è avvenuta alla presenza dei famigliari, dei suoi compagni di studi e di una rappresentanza di allievi, che utilizzeranno la piattaforma informatizzata di addestramento donata dai genitori e dalla nonna di Davide.
Di Redazione
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«Pazienti con i loro bisogni sempre al primo posto, cercare di avere amore, dedizione per questo lavoro»: la passione per la professione così profondamente testimoniata da queste parole e vissuta appieno negli anni di studio e tirocinio da Davide Selvatico, giovane infermiere dell’ASL di Biella, rimarrà viva nel ricordo delle nuove generazioni di studenti della sede di Biella del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università del Piemonte Orientale. Venerdì 10 maggio, in occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere, presso la sede locale del Corso di Laurea, è stata infatti organizzata una cerimonia di dedicazione del Laboratorio di Simulazione a Davide, alla presenza dei famigliari, che hanno donato una postazione informatica necessaria per consentire agli studenti le esercitazioni tramite un apposito simulatore di casi clinici.
Oltre ai genitori e alla nonna di Davide Selvatico sono intervenuti il professor Alberto Dal Molin, Presidente del Corso di Laurea in Infermieristica di UPO, la dottoressa Simona Milani, Coordinatore del Polo di Biella del Corso di Laurea, la dottoressa Antonella Croso, Direttore Struttura Complessa Direzione delle Professioni Sanitarie in rappresentanza della Direzione Generale, e il dottor Leo Galligani, Presidente Associazione Amici dell’Ospedale di Biella.
Solare, determinato, disponibile, socievole ed entusiasta della professione che aveva scelto e del percorso lavorativo che lo attendeva. Il suo legame con il Polo universitario vive tutt’ora all’unisono grazie al ricordo e all’affetto dei suoi compagni di studio e grazie a questo progetto sostenuto dai famigliari di Davide, tramite l’Associazione Amici dell’Ospedale. La famiglia ha, infatti, voluto rispecchiare con questo gesto la voglia di crescere e realizzarsi che ha sempre caratterizzato Davide e che andrà a beneficio degli studenti che come lui si stanno formando presso la sede di Biella. Una targa apposta all’interno del Laboratorio di Simulazione ricorderà Davide e il bellissimo gesto di generosità della sua famiglia.
Il ricordo di Davide Selvatico da parte di una compagna di corso, la dottoressa Eleonora Leone: “Per chi non conosce Davide, ho l’arduo compito di presentarvelo, a nome di tutti gli ex colleghi, presenti e non, che mi hanno dato questo compito. Classe 1991, un ragazzo generoso, con un cuore grandissimo e pieno di grandi qualità, a volte si dilungava nei suoi discorsi, ma con una buona parola per tutti, sempre. Ha scelto Infermieristica non come ripiego, non come piano B, non perché non sapesse cosa fare nella vita, anzi, lo fa per amore, lo fa perché voleva fare questo lavoro a tutti gli effetti. Il suo punto focale era sempre il paziente e i suoi obiettivi. Noi abbiamo fatto il primissimo tirocinio del primo anno, ragazzi inesperti, non sapevamo cosa fare, eppure abbiamo affrontato insieme gioie e dolori che una laurea comporta. Si laurea, si rimbocca le maniche, cerca lavoro con tutti i problemi del caso. Purtroppo si aggiunge una difficoltà in più, perché scopre di essere malato ma questo non lo ferma mai; si cura, cerca lavoro, continua a studiare, fa i concorsi, fa volontariato, sensibilizza le persone, non si lascia mai fermare da questa cosa, anzi. Non so come facesse, ma lo fece. Andò avanti imperterrito, vinse il concorso, e quando scoprì che avrebbe lavorato nel tanto atteso ospedale dove avevamo svolto il tirocinio, mi ricordo che era la felicità in persona, un bambino che aveva trovato la sua cioccolata e la stava mangiando. Purtroppo non si è realizzato il suo sogno di indossare quella divisa e andare in corsia, però la felicità che questa giornata di oggi gli avrebbe portato non ha eguali. Da ragazzi eravamo nelle aule di Università e dicevamo: "Un giorno lasceremo il segno, lavoreremo in università, magari il nostro nome sarà scritto da qualche parte…". Ci è riuscito. Io vi dico grazie, mi prendo la piccola licenza di dirlo a nome di Davide, perché questa cosa l’avrebbe reso non fiero, di più. Con un’amica dicevamo che al momento starebbe gongolando, fiero di sé stesso, grazie. Ai futuri colleghi auguro lo stesso mantra che aveva lui: "Pazienti con i loro bisogni sempre al primo posto, cercare di avere amore, dedizione per questo lavoro, perché è l’unica cosa che vi aiuterà"; lui lo faceva».
In apertura ha preso la parola la dottoressa Simona Milani, che ha ringraziato la famiglia, illustrando il progetto e mostrando ciò che vedono gli studenti quando usano il programma di simulazione, che comprende circa 40 casi clinici: «Quando viene preparato il caso inizia lo scenario e gli studenti si trovano effettivamente con una persona nel letto e possono fare tutta una serie di scelte, ad esempio possono misurare i parametri vitali, fare delle domande alla persona, la quale risponde e, sulla base dei dati che vengono raccolti, possono mettere in atto tutta una serie di interventi, terapie, fino ad arrivare alla risoluzione o meno del caso. Alla fine c’è poi un debriefing, in cui gli studenti con i tutor del Corso di Laurea discutono il caso clinico. È una modalità molto interattiva e di grande valore; per questo ringrazio la famiglia Selvatico. Ringrazio l’Associazione Amici dell’Ospedale, che ha fatto da tramite per questa donazione, e soprattutto il dott. Galligani che ha seguito tutto questo momento fin dall’inizio».
È poi intervenuto il professor Alberto Dal Molin, che ha espresso parole di stima e di affetto ricordando Davide: «Ai genitori e alla nonna di Davide porto i saluti del Corso di Studi di Infermieristica che in questo momento ho l’onore di presiedere; ho avuto modo di incontrare Davide, quando ero Coordinatore di questa sede, apprezzandolo come studente, ma anche come persona; perché era piacevole incontrare Davide nei corridoi, discutere con Davide durante le lezioni; ne avrò sempre un bel ricordo. Anche quando si è laureato ci sono stati momenti di dialogo e di confronto a proposito della sua attività professionale; questo è per me un bel momento per ricordarlo».
Antonella Croso ha portato i saluti della Direzione Generale, esprimendo parole di apprezzamento e gratitudine per i familiari: «Grazie alla famiglia per ricordare sempre i luoghi dove Davide è stato e di avere sempre la volontà di essere presenti nella nostra vita quotidiana. Ringrazio anche i colleghi di Davide per essere qui presenti e soprattutto per tenere alto il ricordo di questo meraviglioso ragazzo. Ringrazio a nome della Direzione Generale la famiglia di Davide e anche il dott. Galligani, che è sempre presente nei momenti in cui è importante esserci”.
A seguire Leo Galligani, Presidente Associazione Amici dell’Ospedale di Biella, che è intervenuto con questo commento rivolto ai giovani studenti che come Davide stanno seguendo lo stesso percorso di studio: «È molto difficile parlare in questa circostanza. Anche sorridere diventa difficile, se non pensando ai giovani che intraprendono la carriera, che aveva intrapreso con grandissimo coraggio, con grande devozione al lavoro, Davide. Il sorriso di oggi, quindi, è stentato, però dentro c’è il coraggio».
In conclusione la sig.ra Lorena, mamma di Davide, è intervenuta a nome della famiglia, spiegando il senso della loro donazione: «Noi l’abbiamo fatto col cuore, perché sappiamo che lui a questa cosa ci teneva. Teneva all’Università e ci sarebbe voluto entrare anche fisicamente, con tutta la sua forza. Per noi un modo per ricordarlo è aiutare i ragazzi: mantenere il suo ricordo costantemente ed esser d’aiuto anche per i ragazzi che da quest’anno potranno usufruire di questa donazione».
(Fonte: Ufficio comunicazione e URP ASL Biella)
Ultima modifica 21 Maggio 2024
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