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Gianluca Aimaretti e Luca Savarino prenderanno parte al Tavolo tecnico ministeriale sulla disforia di genere
Il tavolo includerà medici, psichiatri, endocrinologi, eticisti, filosofi e rappresentanti ministeriali. I professori Aimaretti e Savarino saranno coinvolti sul tema della disforia di genere, portando la propria esperienza rispettivamente di endocrinologo presidente della Società Italiana di Endocrinologia e di bioeticista.
Di Simone Sarasso
Data di pubblicazione
credits © UPO/Archivio di Ateneo
I professori Gianluca Aimaretti e Luca Savarino, rispettivamente docenti di Endocrinologia e di Filosofia morale afferenti al Dipartimento di Medicina traslazionale dell’Università del Piemonte Orientale, prenderanno parte al “Tavolo tecnico di approfondimento in materia di trattamento della disforia di genere” in seguito alla nomina del Ministero della Salute e del Ministero per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità.
Il tavolo di esperti multidisciplinari – che include medici, psichiatri, endocrinologi, bioeticisti e rappresentanti ministeriali – è stato istituito al fine di rendere più uniformi sul territorio nazionale gli approcci clinici a pazienti affetti da disforia di genere.
Per la maggior parte delle persone vi è congruenza tra sesso assegnato alla nascita, identità di genere e ruolo di genere. Tuttavia, i soggetti con disforia di genere sperimentano disagio associato a un certo grado di incongruenza tra il proprio sesso di nascita e la propria identità di genere. La disforia di genere è una diagnosi del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders ed è suddivisa in due serie di criteri diagnostici, uno per i bambini e uno per gli adolescenti e gli adulti.
«Tra gli importanti temi che ci vedono coinvolti al tavolo – dichiara Aimaretti – c'è anche la somministrazione a pazienti in età prepuberale della Triptorelina, medicinale autorizzato dall'Agenzia Italiana del Farmaco nel 2019, in seguito al parere positivo rilasciato dal Comitato nazionale per la Bioetica nel 2018. La Triptorelina ritarda lo sviluppo e, in prospettiva, permette ai medici che hanno in cura gli assistiti di discernere se la disforia di genere si manifesti semplicemente in concomitanza della delicata fase adolescenziale che attraversano, o se esprima la necessità di un cambio di genere, per il quale occorre accompagnare i pazienti nel percorso chirurgico o farmacologico adeguato. Io mi siederò al tavolo in qualità di presidente della Società Italiana di Endocrinologia e fornirò consulenza scientifica. Il professor Savarino prenderà parte alla discussione etica e bioetica in qualità di membro del Comitato Nazionale per la Bioetica che ha contribuito alla stesura del parere del 2018.»
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Ultima modifica 22 Maggio 2024
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