Logo UPO, Università del Piemonte Orientale
Main content
Argomento
Open Campus

Farmaci biosimilari, un’opportunità per la salute e per l’economia. UPO presente al convegno organizzato da Motore Sanità

Secondo gli esperti «i farmaci biosimilari contribuiscono a risparmi che non compromettono in alcun modo la qualità delle cure e che, invece, possono sprigionare risorse da investire nell’innovazione terapeutica e nella tutela dell’accesso universale ai nuovi farmaci.» Al convegno ha partecipato per UPO il professor Claudio Jommi (DSF).

Di Redazione

Data di pubblicazione

Farmaci biosimilari
Farmaci biosimilari

credits © Motore Sanità

I farmaci biosimilari rappresentano un’opportunità per la sostenibilità dei sistemi sanitari a livello mondiale. È quanto emerso nel corso del convegno “Biosimilari – Una soluzione concreta a garanzia dell’equità e dell’accesso sostenibile alle cure – Lombardia”, organizzato a Milano da Motore Sanità lo scorso 19 gennaio 2024.

Trattamento d’eccellenza

«In Italia il biosimilare viene spesso visto come farmaco utile solo per risparmiare sul costo del farmaco di ultima data, costoso, e così impropriamente declassato a farmaco di serie B – ha evidenziato Valeria Corazza, presidente dell’Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza –; se venisse spostato in prima fascia, con le terapie sistemiche tradizionali e a parità di costo con queste, considerato un trattamento consolidato nel tempo efficace e sicuro, potrebbe essere a disposizione per molti pazienti, garantendo più salute nelle persone e un risparmio, non di costo ma di tempo, necessario al paziente per un miglioramento efficacie. Un cambiamento sociale ed epocale.»

Un’opportunità da cogliere per il SSN

«La scadenza dei brevetti dei farmaci biologici e l’introduzione sul mercato dei biosimilari offre un’importante opportunità per il Servizio Sanitario Nazionale – ha sottolineato Claudio Jommi, professore ordinario di Economia aziendale dell’Università del Piemonte Orientale –. È altrettanto importante che vi sia un processo di analisi delle priorità cui indirizzare le risorse liberate dalla riduzione dei costi unitari di trattamento, valutando se è necessario aumentare i pazienti in trattamento o utilizzare le risorse “liberate” per farmaci a valore aggiunto rispetto alle alternative esistenti o per altri obiettivi dei Servizi Sanitari Regionali. Questo non può che ottimizzare la riallocazione delle risorse e valorizzare meglio l'opportunità offerta.»

Occorre una revisione del sistema

Silvia Tonolo, Presidente dell’Associazione Nazionale Malati Reumatici ANMAR, ha enfatizzato il diritto dei pazienti alle cure migliori, affermando che la scelta terapeutica dovrebbe essere lasciata ai medici in base all’anamnesi e alla storia del paziente. Tonolo ha espresso preoccupazione per la bassa adozione dei biosimilari, criticando il mancato reinvestimento dei risparmi ottenuti nel sistema sanitario e chiedendo un accesso più tempestivo a questi farmaci, evidenziando il ritardo nella diagnosi e nel trattamento in Italia. «Occorre una revisione del Sistema – ha concluso Tonolo –. L'associazione ANMAR si impegna a sollevare queste questioni per garantire un accesso appropriato e tempestivo ai biosimilari, richiamando l'attenzione sulle necessità sociali dei pazienti con patologie reumatiche di tutte le età.»

La voce della politica

Era pesente ai lavori anche Emanuele Monti, Componente della III Commissione permanente Sanità, Consiglio Regionale della Lombardia, secondo il quale «i biosimilari rappresentano una grande opportunità per la sostenibilità dei sistemi sanitari, consentendo il trattamento di un numero maggiore di pazienti con cure efficaci e sicure, consolidate nel tempo dai dati real world. Inoltre, i biosimilari favoriscono l'accesso all'innovazione, che ha reso disponibili in quasi tutte le patologie, cure costose ma che cambiano l'aspettativa di vita dei cittadini malati. La Lombardia è una regione all'avanguardia nell’utilizzo dei biosimilari, grazie a un dialogo costruttivo tra il medico e il paziente, nel rispetto delle attuali normative internazionali e nazionali. Secondo il monitoraggio dei consumi e della spesa dei biosimilari dell’Agenzia Italiana del Farmaco, la Lombardia ha registrato nel 2020 una quota di mercato dei biosimilari pari al 48,6%, superiore alla media nazionale

«Ferma restando la necessaria e intoccabile autonomia decisionale dei medici nella scelta delle terapie più appropriate per i loro pazienti – ha affermato Lisa Noja, Componente III Commissione permanente Sanità Consiglio Consiglio Regionale della Lombardia –, i biosimilari possono potenziare i meccanismi naturali di riduzione dei prezzi nel campo farmaceutico, contribuendo a risparmi che non compromettano in alcun modo la qualità delle cure e che invece possono sprigionare risorse da investire nell’innovazione terapeutica e nella tutela dell’accesso universale ai nuovi farmaci

 

(Fonte: Ufficio stampa Motore Sanità, comunicazione@motoresanita.it)

 

    Ultima modifica 23 Gennaio 2024

    Leggi anche

    Reaction Game: pubblicato su JMIR uno studio sul videogame per formare gli infermieri

    Un team di ricercatori UPO, UNITO e UniTn ha sviluppato un serious game, "REACtion Game", per formare gli infermieri all'assistenza domiciliare degli anziani. Questo gioco simulativo, altamente realistico, permette agli studenti di affinare le loro competenze di valutazione e ragionamento clinico in contesti domestici complessi.

    Argomento
    Open Campus

    Data di pubblicazione 19 Dicembre 2024

    Uno dei renders di REACtion

    Aperte le iscrizioni alla V edizione del Corso di Perfezionamento Formatori Primary Nursing

    Un percorso formativo avanzato di 525 ore per professionisti sanitari volto a implementare il modello organizzativo Primary Nursing e migliorare la qualità dell’assistenza infermieristica. Le lezioni si terranno a Biella (Città Studi) e a Novara (Scuola di Medicina UPO).

    Argomento
    Open Campus

    Data di pubblicazione 17 Dicembre 2024

    Primary Nursing

    Master in Servitization: al via la nuova edizione del percorso formativo

    Sono aperte le iscrizioni al Master in Servitization, promosso dal DISSTE in collaborazione con l'Università di Bergamo. Il Master ha l’obiettivo di formare i futuri Service manager, esperti nella gestione di servizi avanzati aziendali e industriali. Il programma, che inizia a marzo 2025, affronta innovazione, sostenibilità e trasformazione digitale, rispondendo alla crescente domanda di professionisti altamente qualificati. Iscrizioni entro il 28 febbraio 2025.

    Argomento
    Open Campus

    Data di pubblicazione 16 Dicembre 2024

    Master in Servitization

    "La definizione storica dello spazio costiero": DISUM e SAB Liguria per un'analisi delle trasformazioni costiere

    Il dottorato forma esperti nell'analisi critica di sistemi culturali e istituzionali come ecosistemi complessi, con focus su sostenibilità, diritti, storia e linguaggi. Grazie al PNRR, l'UPO e la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Liguria collaborano per lo lo svolgimento di parte dell’attività di ricerca, analizzando le trasformazioni storiche del litorale ligure, le dinamiche di gestione degli ecosistemi costieri e delle spiagge.

    Argomento
    Open Campus

    Data di pubblicazione 12 Dicembre 2024

    ECSIST