UPO sostiene la Settimana mondiale dell’allattamento

Il Movimento Allattamento Materno Italiano promuove in Italia la Settimana per l’Allattamento Materno (SAM) dall’1 al 7 ottobre, che raggruppa gli sforzi di tutti i promotori dell’allattamento materno per sensibilizzare l’opinione pubblica. Il tema di quest’anno è “Allattamento e lavoro: tutelare entrambi fa la differenza per le famiglie” ed è lanciato dalla WABA, World Alliance for Breastfeeding Action.

Anche L’OMS e l’Unicef raccomandano di allattare in modo esclusivo per i primi sei mesi di vita e, dove possibile, di affiancare il latte materno all’introduzione di cibi solidi dallo svezzamento fino ai due anni di età. Il latte materno è infatti l’alimento più adatto per il neonato, perché contiene tutti i nutrienti dei quali il bambino ha bisogno dalla nascita e nel corso della sua crescita. 

A questo proposito, le ricerche del laboratorio di Biochimica della Nutrizione UPO sul latte umano, guidato dalla professoressa Maria Cavaletto, docente ordinaria del Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile e la Transizione Ecologica (DISSTE), saranno esposti in maniera divulgativa alla popolazione dalle 15.00 del 7 ottobre al Piccolo Studio, Chiostro Sant'Andrea, a Vercelli. Il laboratorio ha collaborato con la S.C. di Pediatria dell’Asl di Vercelli, diretta dal dottor Gianluca Cosi.

L'evento, che si inserisce all'interno di altri numerosi appuntamenti e incontri nell'arco dell'intera settimana, ha lo scopo di promuovere la donazione del latte umano presso la Banca del latte dell'Ospedale di Vercelli e vuole altresì sottolineare le proprietà nutrizionali uniche del latte umano rispetto ai latti in formula utilizzati per l'allattamento artificiale.

L’allattamento al seno è riconosciuto come un diritto fondamentale dei bambini e delle madri che è importante siano sostenute nel loro desiderio di allattare. La #SAM2023 si rivolge ai decisori, ai datori di lavoro, alle comunità e ai genitori, ognuno a seconda del proprio ruolo nel supportare le famiglie e nel realizzare condizioni compatibili con l’allattamento nel contesto lavorativo post-pandemico.