Si terranno in Biblioteca, a partire dal 14 ottobre, le “Settimane cavouriane”, conferenze dedicate a una figura importantissima del panorama politico italiano del secolo scorso, un personaggio che ha vissuto e disegnato le sorti del nostro territorio: Camillo Benso Conte di Cavour.

Gli incontri si terranno dal 14 ottobre al 17 novembre e saranno anticipati da un breve momento musicale a cura della Scuola Media Ferrari. Ci sarà anche un gruppo storico, sabato 28 ottobre, accompagnato da una banda musicale dall’associazione Nobiltà Sabauda, che, con i costumi dell’epoca, permetterà ai partecipanti di immergersi nell’atmosfera del secolo scorso.

La rassegna è stata presentata in conferenza stampa dall'Assessore agli Eventi Culturali del Comune di Vercelli Gianna Baucero: «Gli incontri si terranno nelle sala della Biblioteca Civica di Via Cagna, proprio perché anche sede dell’Archivio storico della Città, dove sono conservate delle lettere scritte dal Conte di Cavour; ospiti illustri parteciperanno per raccontare la loro esperienza, famiglie notabili, che nel passato hanno avuto incontri con Cavour o studiosi che si sono occupati di tratteggiare a partire dai documenti e dalle testimonianze in possesso i tratti di questo personaggi di spicco».

L'Università del Piemotne Orientale è partner attivo dell'iniziativa; tra i vari relatori in calendario figurano infatti Claudio Rosso, professore associato di Storia moderna del Dipartimento di Studi Umanistici; Gianpaolo Fassino, ricercatore del Disum in Discipline Demoetnoantropologiche; Irene Gaddo, ricercatrice di Storia moderna del Dipartimento per lo Sviluppo sostenibile e la Transizione ecologica.

«Alcuni incontri saranno tenuti da docenti dell’UPO – spiega il professor Rosso –; analizzeremo alcuni aspetti del Conte di Cavour, dagli intrecci con la storia locale, passando per le sue amicizie per arrivare persino alle sue avventure sentimentali con le donne che hanno costellato e influenzato la sua vita».

In conferenza stampa è intervenuta anche la dottoressa Alessandra Cesare, conservatrice dell'Archivio Storico Comunale di Vercelli, che ha illustrato parte dei contenuti delle lettere appena ritrovate: «Si legge uno spaccato di vita comune. Ad esempio, in un testo confidenziale e molto umano indirizzato al suo fattore, Cavour chiedeva di non dimenticare di mettere il ghiaccio nella ghiacciaia, e ancora comunicava di andare a pranzare a Leri in quanto molto affamato. Sarà molto interessante partecipare a questi incontri dove si potranno scoprire o approfondire aspetti inediti di un uomo che ha fatto la storia».