UPO e Fondazione Comunità Novarese onlus presentano il progetto "Novara Cohort Study"

Sarà presentato martedì 7 novembre a partire dalle 17.00, presso il Centro di Ricerche Applicate Ipazia (corso Trieste 15, Novara), il progetto “Novara Cohort Study: una ricerca sulla longevità in salute con la partecipazione dei cittadini”.

Si tratta di uno studio longitudinale di popolazione condotto da UPO Aging Project e UPO Biobank che, grazie alla partecipazione della cittadinanza, si propone di investigare i determinanti associati alle diverse traiettorie d’invecchiamento per promuovere una buona salute nella longevità.

Dopo il completamento dello studio pilota, iniziato circa un anno fa e che ha coinvolto un centinaio di partecipanti, lo studio si estende ora a tutto il territorio novarese con l’obiettivo di  coinvolgere almeno 10.000 cittadini e con una durata di 30 anni, durante i quali i campioni biologici e le informazioni associate saranno analizzate dai ricercatori per conoscere la distribuzione delle malattie e dei fattori di rischio presenti nel territorio, in modo da favorire l’adozione di scelte salutari, mettere a punto le raccomandazioni per un invecchiamento sano e sviluppare strategie di prevenzione efficaci.

L’evento sarà anche occasione per raccontare il sostegno al progetto da parte di Fondazione Comunità Novarese onlus. La Fondazione ha scelto di sostenere lo studio, nel primo anno di attività, con un contributo di 5.000 euro erogato attraverso il Fondo Amico Canobio e, successivamente, di costituire in FCN il Fondo UPO BIOBANK - Biobanca per la ricerca e la salute, che sostiene progetti di ricerca scientifica collegati allo Studio; borse di studio per i ricercatori coinvolti nel progetto di UPO Biobank; acquisto di attrezzature e/o materiale consumabile necessario alle attività di ricerca; iniziative di promozione e sensibilizzazione per il coinvolgimento attivo dei cittadini nella ricerca biomedica; attivazione di reti locali tra medici e servizi sanitari per contribuire alla promozione delle finalità del progetto; attività di sensibilizzazione, divulgazione, e informazione sui risultati raggiunti dal progetto, anche attraverso convegni o iniziative in genere aperte al pubblico.

Riconoscendone il valore strategico, Fondazione Comunità Novarese onlus ha quindi scelto di dare il suo sostegno per supportare a lungo termine la ricerca; chiunque, però, può partecipare, anche con una piccola donazione, per sostenere la ricerca sull’invecchiamento promossa da UPO Biobank e dal Novara Cohort Study attraverso gli strumenti tradizionali della Fondazione (ricordando SEMPRE di indicare nella causale “UPO Biobank”):

• BOLLETTINO POSTALE. Conto corrente n. 18205146, intestato a Fondazione Comunità Novarese onlus;
• BANCOPOSTA. Codice IBAN: IT63 T0760110100000018205146, a favore della Fondazione Comunità Novarese onlus;
• CONTO PAYPAL intestato a Fondazione Comunità Novarese onlus, all’indirizzo mail: donare@fondazionenovarese.it

La giornata sarà aperta dai saluti istituzionali; interverranno il Sindaco di Novara Alessandro Canelli, il Direttore del Dipartimento di Medicina Traslazionale Gianluca Aimaretti, La Direttrice sanitaria del AOU “Maggiore della Carità” Daniela Kozel, il Direttore generale dell’ASL Novara Angelo Penna, il Presidente dell’Ordine dei Medici di Novara Federico D’Andrea, il Presidente dell’Associazione Centro Servizi per il Volontariato di Novara e VCO Daniele Giaime, il Presidente della Fondazione Comunità Novarese onlus e docente UPO Davide Maggi.

Il progetto sarà presentato invece dalla prof.ssa Daniela Capello, direttrice della UPO Biobank, e dal prof. Fabrizio Faggiano, responsabile dell’Osservatorio Epidemiologico dell’ASL di Vercelli. Gli interventi saranno moderati da Barbara Cottavoz, giornalista della Stampa di Novara.

La presentazione del progetto sarà anche un’occasione per partecipare ad una visita guidata di UPO Biobank, la biobanca di ricerca dell’Università del Piemonte Orientale in cui sono custoditi i campioni biologici destinati alla ricerca biomedica sull’invecchiamento e le malattie associate all’età.

L’iniziativa è rivolta a tutti i cittadini che avranno la possibilità di diventare protagonisti di una ricerca che avrà ricadute sull’intera comunità e sulle generazioni future, nonché ai ricercatori, ai rappresentanti delle istituzioni e ai diversi stakeholders coinvolti nella tutela della salute e del benessere della comunità.