“Innovators in Breast Cancer 2025”: il punto sulle terapie per contrastare il carcinoma alla mammella

Il Dipartimento di Medicina traslazionale dell’Università del Piemonte Orientale ospiterà il convegno "Innovators in Breast Cancer 2025", un incontro tra i maggiori esperti internazionali e nazionali del cancro al seno per fare il punto sulle principali innovazioni diagnostiche e terapeutiche nell’ottica dell’ottimizzazione e personalizzazione della terapia. L'evento si terrà il 14 e 15 febbraio 2025, a partire dalle ore 15:00, presso il Complesso Universitario Perrone, in via Perrone 18, Novara.

Il convegno è coordinato dalla professoressa Alessandra Gennari, ordinaria di Oncologia presso il DIMET e direttrice della SCDU di Oncologia presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria "Maggiore della Carità" di Novara, ed è patrocinato da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), LILT Novara (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) e Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta.

Apriranno i lavori il Rettore UPO Menico Rizzi, il professor Gianluca Aimaretti, ordinario di Endocrinologia e direttore del DIMET, e la dottoressa Ornella Vota, direttrice Sanitaria dell'AOU "Maggiore della Carità". Quindi porterà i saluti di AIOM il professor Massimo Di Maio, ordinario di Oncologia medica all'Università di Torino e presidente eletto della Associazione Italiana di Oncologia Medica.

La lettura inaugurale del congresso sarà tenuta dalla professoressa Nadia Harbeck, dell’Università di Monaco di Baviera LMU, direttrice dei Programmi Educazionali e coordinatrice delle Linee Guida sul carcinoma mammario della Società Europea di Oncologia Medica ESMO. Tra gli esperti internazionali sarà presente anche la professoressa Monica Fornier dell’Università Cornell di New York, responsabile di alcuni programmi della Unità di Senologia del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York.

Il carcinoma della mammella rappresenta la neoplasia più frequente nella popolazione femminile a livello mondiale. Negli ultimi anni si è assistito all’introduzione di nuove terapie e di farmaci biologici che hanno permesso un netto miglioramento della prognosi delle pazienti sia in fase precoce che in presenza di metastasi a distanza.