Conoscere il nostro cervello per affrontare l'invecchiamento e le malattie neurodegenerative

Il cervello umano è un organo estremamente complesso e nello stesso tempo estremamente efficiente: in 1,5 litri di volume sono impacchettate circa 200 miliardi di cellule, che processano l'informazione con una velocità di circa un milione di miliardi di operazioni al secondo, a spese energetiche di soli 10-20 watt all'ora. In parte, questo è possibile grazie a un'efficiente divisione dei compiti tra le cellule principali che compongono il sistema nervoso: i neuroni, che rappresentano il ramo esecutivo dedicato alla generazione e trasmissione dei segnali elettrici, e le cellule gliali, astrociti, oligodendrociti e microglia, che rappresentano il ramo logistico dedicato alle “faccende domestiche” del sistema nervoso. Come dipendono queste cellule une dalle altre? Come interagiscono? Come cambiano nel corso di invecchiamento e negli stadi precoci delle malattie neurodegenerative come la malattia di Alzheimer?

Queste domande sono al centro dell'interesse scientifico del gruppo guidato da Dmitry Lim, professore associato di Fisiologia presso il Dipartimento di Scienze del Farmaco, ospite del Caffè scienza di lunedì 13 dicembre alle 18, presso l'Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria (piazza De André, 76)

Dmitry Lim si è laureato all'Università Statale di Mosca nel 1999, ha concluso il dottorato in Fisiologia e Biologia Cellulare nel 2003 presso la Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli e The Open University of London. Attualmente insegna Fisiologia Generale e Fisiologia Umana ai diversi corsi di laurea dell’Università del Piemonte Orientale ed è membro della Società Italiana di Fisiologia e della Società Italiana di Neuroscienze.